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Titolo Originale: The Touch Of Death
Titolo Italiano: Quando Alice Ruppe Lo Specchio
Regia: Lucio Fulci
Anno: 1988
Produzione: Italia
Durata: 1h 20min.
Attori: Brett Halsey (Lester) e qualche comparsa.
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voto 10
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“Se Alice rompesse lo specchio, tutti i suoi incubi le salterebbero addosso” (Virginia Woolf)
È a questa citazione a che Fulci si ispirò nel dare il titolo al suo film..ecco ve l’ho detto, così non sforzate troppo i vostri cervelli nel tentativo di capire il senso del misterioso titolo del film.
TRAMA: Lester è un vedovo disoccupato al quale piace la musica classica e la bella vita. Ma mantenere il Mercedes e la villa costa un bel po’ per un disoccupato! Inoltre Lester è un patito delle scommesse ippiche e si sommerge continuamente di debiti di gioco.
Come risolvere i problemi economici? Detto fatto: tramite annunci sui giornali, Lester abborda donne sole, di mezza età e molto ricche e, dopo averle conosciute e conquistate, utilizza scuse assurde per farsi accreditare tutti i loro averi. Quindi le filma con una telecamera e le ammazza.
Lester è molto accurato e bravo a far sparire i corpi, ma spesso preferisce dividerselo con il proprio gatto e i propri maiali. Ed è proprio così che comincia il film: Lester che gusta una bistecca fatta con un gluteo femminile.
Nonostante le minacce di morte del suo allibratore Lester continua a campare nel lusso con questo stratagemma, fino a che un altro Serial Killer comincia a compiere delitti identici ai suoi.
Stessi giorni, stesso tipo di vittime e stesso modus operandi. Sarebbe una assurda quanto noiosa coincidenza, se non fosse che questo Killer è abbastanza incompetente: lascia tracce e indizi ovunque, anche indicazioni sul proprio identikit…e tutte queste cose portano inspiegabilmente a Lester!
Lester è sempre più preoccupato dalla situazione inspiegabile che si è venuta a creare, diventa sempre più paranoico ed è costretto continuamente a cambiare look. Ahimè puntualmente il Tg della sera lo metterà di fronte alla sua faccia. Alla fine, anche lo spettatore più attento e fantasioso rimarrà spiazzato dal finale onirico.
COMMENTI:
Il film non è ne un Horror ne un noir…ma uno strano ibrido che a tratti fa anche ridere.
Fulci infatti decide di tornare al suo passato comico (Franco e Ciccio furono alle sue dipendenze diverse volte) e farcisce il film con diverse dosi di humor nero. La mimica facciale dell’attore protagonista è simpaticissima mentre le vittime sono tutte donne bruttissime con eccessiva peluria facciale. Al povero maniaco omicida ovviamente le cose vanno tutte storte (una donna lo farà quasi impazzire prima di farsi ammazzare, un’altra si rivelerà a letto una spietata sado-maso, un cadavere proprio non vorrà stare nel bagagliaio..)…in questo modo la sua figura di assassino spietato ne esce non poco ridicolizzata.
Si tratta sempre di Fulci, perciò non pensate di scampare ai Gore-effects: dopo soli 7 minuti di film avrete a che fare con il nostro Lester che fischiettando sulle note di un valzer allegrissimo fa a pezzi una donna con la motosega e, a metà film, Lester passerà ripetutamente con l’auto sul corpo di un barbone che aveva visto troppo..fino a farne uscire le budella.
Davvero interessante il tema del doppio e della Coscienza viva. Nei momenti più difficili Lester parla infatti con un suo alter ego (sdoppiamento della personalità?). Questo lato della sua personalità è più pacato, più riflessivo e più intelligente del Lester vero..e i suoi consigli gli torneranno sempre utili. Particolare il fatto che per parlare con il suo alter ego Lester debba “accenderlo” schiacciando il tasto play di un vecchio stereo. Per quanto riguarda il tema della Coscienza Vivente…beh non posso anticiparvi niente. Guardate il film e mi saprete dire voi!
Purtroppo non si può comunque gridare al capolavoro. Siamo nella fase low – budget di Fulci, autoprodotto e con poche idee. Gli anni dei suoi film peggiori insomma. Assurdo come, nonostante il suo successo, Fulci non sia mai riuscito a ottenere dalle case di produzione dei fondi accettabili per realizzare i propri film.
Daniele Del Frate
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