Recensione film horror Venerdi 13 X – Jason X
Regia: Jim Isaac
Sceneggiatura:
Attori: Lexa Doig, Lisa Ryder, Chuck Campbell, Jonathan Potts
Produzione: U.S.A. 2001
Durata: 91’
Voto: 6/10
Jason Voorhees, super serial killer con più di un centinaio di omicidi alle spalle, dopo essere stato finalmente catturato, viene portato al centro di ricerca del laboratorio di Cristal Lake; scopo di alcuni avidi scienziati è studiare il suo corpo dalle miracolose capacità autorigenerative e trarne così vantaggi e profitto per le ricerche sulle cellule staminali.
Ma Jason Voorhees è sempre Jason Voorhees, ovvero il boogeyman dalle mille risorse…egli, infatti, si libera e fa strage di tutti gli sventurati che si trovano sul posto (scienziati, ricercatori e militari) esclusa il capo-progetto del laboratorio, la bella Rowan, che riesce con un semplice stratagemma a chiudere Jason in una cella di stasi criogenica per poi però essere ferita anche lei e rimanere a sua volta ibernata.
Anno 2455: la Terra non è più abitata, la vita si è spostata sulla Terra 2; un gruppo di studenti provenienti da Terra 2, in gita sul vecchio pianeta, riporta alla luce i corpi congelati di Jason e della dottoressa; per studiarli li portano a bordo della loro navicella e li rianimano tramite scongelamento.
I malcapitati scopriranno a loro spese di aver risvegliato il più grande pericolo di tutti i tempi azzerando in pochi minuti tutti gli sforzi che i loro antenati fecero per togliere la vita all’immortale mostro; inutile dire, infatti, che il Voorhees sterminerà quasi tutto l’equipaggio dello shuttle e rari saranno i casi di coloro che riusciranno a tenergli testa…
Decimo capitolo di “Venerdì 13”, la saga più longeva di tutti i tempi; arriva ventuno anni dopo il successo di Cunningham e otto anni dopo l’ultimo mediocre sequel “Venerdi’ 13 – parte IX – Jason va all’inferno”.
Al decimo capitolo non potevamo che aspettarci un ennesimo svogliato trascinare di certi intramontabili canoni dello slasher movie e invece…sorpresa! Jim Isaac confeziona una pellicola abbastanza piacevole e scorrevole che gioca tutto sui binari della farsa compiaciuta; il film, infatti, non si prende neanche per un secondo sul serio e tutti i cliché della saga vengono si ripetuti, ma per essere derisi, culminando nella sequenza in cui si ricrea, tramite realtà virtuale, Cristal Lake nel 1980: Jason si ritrova in riva al lago, con due campeggiatrici in topless che lo provocano ammiccanti e gli offrono della droga!
Dunque “Venerdi’ 13 – parte X – Jason X” mette alla berlina tutti i suoi topoi e ciò lascia in secondo piano il fatto che per il resto il film è privo di una vera e propria trama e che Jason ormai è un automa e se è possibile, perde anche quel piccolo briciolo di dignità che gli era rimasto; non uccide più né per vendetta (come in quasi tutti i precedenti capitoli) né per rinascere (vedi il nono episodio), uccide e basta.
Ma in barba all’età egli è vivo, anzi le tecnologie del futuro non solo gli rinnovano guardaroba e look adattandolo ai nuovi tempi (la scena finale in cui Jason compare con tanto di armatura e maschera metallizzata in stile Robocop), ma anche lo rendono più forte ed efficiente non a caso questo è l’episodio con più vittime, ben 21 e gli omicidi ritornano ad una certa originalità.
“Venerdi’ 13 – parte X – Jason x”, quindi, è il tipico film da prendere con spirito ludico, altrimenti la sonnolenza non tarda ad arrivare.
Ritroviamo ancora una volta Kane Hodder nei panni di Jason, decisamente il miglior interprete del killer tra quelli che si sono cimentati lungo i ventun anni di carriera cinematografica di Jason Voorhees.
Clementina Zaccaria 12.09.2006
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