Recensione film horror Venerdi 13 III – Weekend di Terrore
Regia: Steve Miner
Sceneggiatura: Martin Kitrosser
Attori: Richard Brooker, Dana Kimmell, Paul Kratka
Produzione: U.S.A. 1982
Durata: 91’
Note: Vietato ai Minori di anni 18
Voto: 6.5/10
Subito dopo l’eccidio del precedente episodio, ecco che ritroviamo più puntuali di un orologio svizzero un gruppetto di ragazzi incoscienti che campeggia sul solito lago di Cristal Lake e soprattutto ritroviamo Jason Voorthees che, nonostante i colpi d’accetta inferti da Ginny, la protagonista di “Venerdì 13 parteII: l’assassino ti siede accanto”, è ancora vivo e vegeto e proprio non riesce a far a meno di uccidere giovani amoreggianti alle prese con le prime trasgressioni, ma d’altronde i suoi fan lo sanno che Jason è specializzato in guarigioni miracolose e resurrezioni
Ricomincia così un’altra strage di vite sulle rive del corso d’acqua dolce più celebre tra gli appassionati e non solo del cinema horror.
Terzo episodio della saga “Venerdì 13”… che dire? La formula è sempre la stessa, quella comunemente chiamata “dello slasher – movie”, che prevede un lungometraggio basato sulle gesta di un killer mascherato che spezza le giovani esistenze di ragazzi ai primi approcci sessuali, formula che fu il principale ingrediente del clamoroso successo del primo “Venerdì 13”, formula da cui molte pellicole come “Nightmare” ed il capolavoro di Hooper “Non aprite quella porta” hanno attinto a piene mani.
Miner, per la seconda volta alla regia di un episodio della saga, tenta di dare una ventata d’innovazione al film girando in 3D, però, ovviamente, questo non è sufficiente a scrollare via da “Venerdì 13 parte III” quella pesante atmosfera di noia che per altro diverrà purtroppo una costante di quasi tutta la saga.
Rarissime, infatti, sono le scene dotate di tensione nonostante l’abbondanza di sangue e la sempre crescente cattiveria di Jason; praticamente assenti sono i colpi di scena; unico particolare degno di nota è la famosa maschera da hockey che il killer ruba ad una vittima e che sarà, da questa sequenza in poi, un distintivo caratterizzante del deforme boogeyman.
Da segnalare, inoltre, un passo avanti nel cast grazie alla discreta interpretazione della protagonista Dana Kimmell (Chris).
In definitiva, questo “Weekend di terrore” è un film piuttosto insipido da salvare solo per alcune sequenze splatter ben confezionate e per il definitivo delinearsi della figura di Jason.
Clementina Zaccaria 09.06.2006
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