Recensione film horror Ringu

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RINGU

locandina

REGIA: Hideo Nakata
SOGGETTO: dal romanzo di Koji Suzuki
MUSICA: Kenji Kawai
CAST: Nanako Matsushima, Miki Nakatani, Hiroyuki Sanada, Yuko Takeuchi, Hitomi Sato, Yoichi Numata, Yutaka Matsushige, Katsumi Muramatsu, Rikiya Otaka, Daisuke Ban

Voto: 8/10

– – La trama – –
Siamo in Giappone. Una terra antica fatta di leggende e usi che si legano e si intrecciano con la tecnologia dilagante. Anche qui le leggende metropolitane solletticano l’immaginario collettivo e in alcuni casi mietono vittime.
L’ultima moda pare essere un video, un video molto strano che si può vedere in TV, ad ora tarda, su una televisione locale di una provincia giapponese. C’è dell’altro. Pare che, dopo che si è visto il video il telefono squilli e una vocina ti preannuncia che ti rimangono solo 7 giorni di vita. C’è da crederci? Non si sa… fatto sta che alcuni ragazzi iniziano a morire in modo molto strano. E’ questa la storia che Reiko Asakawa sta seguendo per farne un articolo finchè una sua parente, Tomoko (non sono sicurissimo sul nome!) muore in circostanze misteriose e la sua amica, con lei al momento della morte, impazzisce dopo aver visto il cadavere. Altri ragazzi poi, amici di Tomoko, vengono ritrovati morti in un auto. Così l’indagine di Reiko si fa più seria e sulle tracce degli ultimi movimenti dei ragazzi rintraccia una strana videocassetta e dopo averla guardata il telefono squilla e le preannuncia 7 giorni di vita. In preda al terrore Reiko si rivolge al suo ex marito per un parere ed un aiuto nel venire a capo del mistero. I due iniziano ad indagare e a conoscere la vera storia di Sadako, una ragazzina dotata di poteri paranormali presente, insieme alla madre e ad alcuni luoghi su un’isola giapponese, sul video maledetto.
Così lo spettatore accompagna Reiko e Ryuji nella loro disperata corsa contro il tempo alla ricerca di un modo per salvarsi e per salvare loro figlio che, per sbaglio, ha visto la cassetta.
Voto: 9

– – Il confronto con il remake ed alcune considerazioni – –
Il remake è stato un fenomeno cinematografico del 2002. Devo ammettere che forse, senza il remake, non sarei venuto a conocenza dell’originale, anche se SKY propone questo genere di film molto spesso. Dopo averli visti entrambi devo dire che l’originale è una spanna più in alto del remake. Le motivazioni sono molte.
Iniziamo con il dire che la storia è stata leggermente modificata nel remake. Qui si parte direttamente con il video. Esiste una cassetta e tutti lo sanno. Nell’originale non si sa bene se sia una cassetta oppure un passaggio televisivo a notte fonda e questo pur sembrando un particolare di poco conto ha invece un peso molto importante nell’economia del film. Dettaglio che tutti ricordano e che associano al film è lo squillo del telefono che preannuncia la morte dopo 7 giorni al termine della visione della cassetta. Nel remake il telefono squilla ovunque si sia vista la cassetta, mentre nell’originale il telefono squilla una sola volta, quando Reiko vede il nastro nella casa dove lo avevano visto i ragazzi tra cui la sua parente Tomoko. In entrambi i film i protagonisti finiscono per tornare in quella casa perchè l’abitazione è stata costruita sul pozzo dove Sadako fu spinta. Il potere di Sadako nell’originale è quindi circoscritto al luogo dove è stata uccisa e non universale, anche se la visione della cassetta risulta comunque letale ovunque. Dove voglio arrivare… semplicemente al fatto che l’indagine nella versione americana risulta sconnessa e molti passaggi “logici” sono in realtà forzati e determinati dal caso o da puri colpi di fortuna. Nell’originale giapponese invece, l’indagine ha un senso, è più lineare e giustifica un finale praticamente uguale a quello del remake ma con una chiarezza maggiore.
C’è molto soprannaturale nella versione giapponese. I due protagonisti infatti hanno delle visioni su ciò che è successo nel passato della famiglia si Sadako che da un maggiore senso alla trama. Il video inoltre dura pochissimo e fornisce pochi dettagli, che possono solo dare il via all’indagine ma niente di più. Il video americano risulta molto più lungo e la vicenda, più che sul dramma di Sadako e della sua famiglia è incentrato sul nastro.
Di considerazioni simili a queste, che fanno sicuramente l’originale migliore del remake, ce ne sono molte altre e solo la visione di entrambi le possono mettere in luce. Ma un’ultima considerazione va fatta sui personaggi di Sadako e sua madre. Nel remake la madre è una pazza che uccide la figlia, quindi vittima innocente (ma allora perchè tutta questa rabbia trasmessa al nastro, che uccide chi lo vede?). Nell’originale invece la madre di Sadako è una creatura fragile che viene additata come mistificatrice dopo una prova pubblica dei suoi poteri paranormali. Sadako invece, che possiede il potere di uccidere con la mente è una creatura malvagia che non si fa scrupoli a uccidere (e qui la giusta motivazione dell’odio trasmesso nelle immagini impresse sul nastro).
Voto: 8

Molti potrebbero comunque preferire la versione americana per via della recitazione e delle musiche e, in pratica, del taglio “americano” che ha la pellicola. Si è soliti giudicare inespressivi gli attori asiatici e carente la pellicola per via della mancanza di effetti speciali esagerati. Non mi ritengo d’accordo con tali affermazioni. L’angoscia trasmessa dai film asiatici è sicuramente maggiore e di maggiore impatto preferendo i rumori a delle musiche volutamente angoscianti. Provate a guardare un film e scoprirete che al termine qualsiasi rumore “quotidiano” vi farà trasalire!
Il film è sicuramente da vedere, se non altro per capire la vera storia che c’è dietro al fenomeno “Ring”.

 

Luigi Grillo (ciao.it) 03.07.2004

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