Recensione film horror Resident Evil

Recensioni

locandinaRegia: Paul Anderson
Sceneggiatura: Paul Anderson, Alan Mcelroy
Attori: Milla Jovovich, Michelle Rodriguez, Eric Mabius
Produzione: U.S.A. Gran Bretagna Germania, 2002
Durata: 100’

Voto: 8/10

XXI secolo, Racoon City è uno dei tanti centri urbani tranquilli d’America, con bella gente e paesaggi carini, la città ideale per impiantare il nucleo di una delle più grandi Multinazionali del mondo, l’Umbrella Corporation.
Si tratta di una mastodontica potenza commerciale degli Stati Uniti, nove case su dieci utilizzano i suoi prodotti, la sua influenza politica e finanziaria si fa sentire ovunque. Ufficialmente l’Umbrella è il maggior fornitore di tecnologia per computer e di prodotti medici e sanitari, ma, all’insaputa dei suoi stessi impiegati, i suoi profitti più consistenti derivano da tecnologia militare, sperimentazione genetica e armi batteriologiche.
L’Alveare, il loro laboratorio top secret, è situato ad una notevole profondità sotto le strade di Racoon City ed ospita più di 500 dipendenti che studiano, lavorano e vivono sotto terra. Qui è stato dato alla luce il “Virus T”, un potente micro organismo in grado di rigenerare le cellule morte.
A protezione di tutto questo c’è “la Regina Rossa”, il top dell’inteliggenza artificiale, un computer che controlla tutto e tutti.
Quando una delle provette del Virus viene rotta, dando il via alla sua diffusione per tutto l’Alveare, l’intervento della Regina Rossa è immediato.
Il computer sigilla tutto il laboratorio, sterminando con il gas qualsiasi essere vivente, questo perché la sua priorità è di evitare che il virus arrivi in superficie.
L’Umbrella decide di intervenire, mandando sul luogo del disastro un Team di soldati specializzati che però, a loro spese, saranno i primi testimoni dell’efficacia del Virus T: gli ex dipendenti dell’Umbrella, uccisi dal gas della Regina Rossa, resusciteranno.

Questa è in sostanza la trama del film basato sull’omonimo e famosissimo videogame della Capcom.
Possiamo proprio considerarlo un tributo a tutti gli appassionati della versione videoludica.
Il film, affidato a Paul W.S. Anderson, già autore di pellicole come “Mortal Kombat” e più recentemente “Alien vs Predator”, si discosta parecchio dalla storia e dai personaggi del primo capitolo del videogioco, ma riprende alcuni caratteri del secondo capitolo, come il famoso essere senza pelle, da me volgarmente ribatezzato il leccatore, e i “simpatici” dobermann con la carne a brandelli che tanto hanno tormentato i miei incubi da adolescente.
Potremmo quasi considerare questo “Resident Evil” cinematografico come una sorta di prequel della versione ludica.
I personaggi, come già accennato, sono tutti diversi rispetto al videogame, introducendo così il fattore impredivibilità da parte del regista. Ottima la scelta della protagonista Milla Jovovich (Alice) accompagnata da un bravissimo Eric Mabius (Matt).

Il film si svolge interamente sotto terra e non ci sono i famosi enigmi da decifrare come nel gioco. Questa mancanza è comunque compensata da dosi massicce di azione: il ritmo è incalzante sin dalla prima scena, aiutato anche da una colonna sonora grandiosa, che vede in prima linea Marilyn Manson.
Il merito del regista sta nel aver dato nuova linfa vitale al tema degli Zombie che, abbandonati i buffi e statici movimenti che li hanno caratterizzati dagli anni ’70 a oggi, in “Resident Evil” si muovono come se seguissero una coreografia (da notare lo zombie con il camice e l’ascia in mano) e si rivelano molto reattivi al momento dell’attacco.
I difetti di questa pellicola sono pochi, forse il regista in alcuni momenti avrebbe potuto impegnarsi di più e avere meno fretta nel girare alcune scene, mentre ogni tanto affiora un piccolo errore dovuto alla fase di montaggio.
Si tratta insomma di un action-horror a tutti gli effetti: la tensione c’è, la paura pure. Lo spettatore normale non rimarrà tranquillo, perché almeno una volta sobbalzerà dalla poltrona, lo spettatore che conosce il gioco rimarrà forse deluso da alcuni lati del film, ma non potrà non riallacciarsi al videogame, finendo per credere di avere in mano il Joypad anziché i pop-corn.
La valutazione di 8/10, ottenuta considerando il film separatamente dal gioco, scende comunque a 6,5/10 qualora si volessero fare dei paragoni.

Luigi Scaramuzzi Giugno 2006

Argomenti Correlati: Resident Evil 2

Guarda la Locandina Originale

SCRIVI PER OCCHIROSSI.IT