Recensione film horror Nightmare 3 – I Guerrieri del Sogno
Regia: Chuck Russell
Sceneggiatura: Wes Craven, Frank Darabont, Chuck Russell, Bruce Wagner
Attori: Heather Langenkamp, Craig Wasson, Patricia Arquette
Produzione: U.S.A. 1987
Durata: 92’
Voto: 9/10
TRAMA
La città è sconvolta da un’ondata di suicidi tra i più giovani. Prima di compiere il fatidico gesto, tutti i ragazzi avevano raccontato di avere tremendi incubi, ma nessuno gli aveva dato peso.
I “sopravissuti” vengono così rinchiusi in una clinica psichiatrica, per essere analizzati e curati.
Sono per lo più ragazzi problematici: Kincaid, a causa del suo comportamento scorbutico, passa le giornate in isolamento, Joey è diventato muto in seguito ad uno shock, Philip è malato di sonnambulismo, Will è stato costretto da un tentato suicidio a vivere sulla sedie a rotelle, Jennifer è ossessionata dal diventare un’attrice e Taryn ha un passato da drogata.
Tra essi c’è anche Kristen, dotata di un particolare potere: la ragazzina riesce infatti a portare altre persone all’interno dei propri sogni.
Poiché i ragazzi non accennano a migliorare, la clinica decide di assumere Nancy Thompson, un’affermata psicologa, specializzata nel campo dei disturbi del sonno.
Si, ricordate bene, è proprio quella Nancy! La liceale che, una decina di anni prima, aveva dovuto fronteggiare Freddy Krueger nella casetta di Elm Street.
Nonostante l’arrivo di Nancy, i giovani ospiti della clinica continuano a “suicidarsi”… almeno fino a quando la psicologa riesce scoprire il “dono” di Kristen e, su di esso, idea un piano.
Ogni ragazzo della clinica diventa “speciale” all’interno propri sogni migliori: Kincaid entra in possesso di una forza sovrumana, Kristen ha l’agilità di una circense, Taryn diviene abilissima con i coltelli e Will, oltre a riuscire a camminare, è più magico di Harry Potter.
Nancy ha perciò intenzione di sfruttare la capacità di Kristen, per far entrare tutti i ragazzi nello stesso sogno, armati dei loro poteri onirici, pronti a fronteggiare Freddy Krueger.
Purtroppo il primo esperimento non funziona: Joey viene catturato da Freddy e rimane in coma. Nancy, ritenuta responsabile, viene licenziata.
Nel frattempo il Dottor Goldman, collega e fidanzatino platonico di Nancy, ha degli strani incontri con una candida Suora, Sorella Mary Ellen, che gli racconta la storia di Freddy Krueger e gli spiega come farlo fuori, per sempre.
La madre di Freddy lavorava nella clinica psichiatrica, nella sezione dei pazzi più violenti. Un giorno, per sbaglio, rimase chiusa dentro la clinica: i pazzi la nascosero e la violentarono per l’intera settimana seguente. Dalla follia di quei criminali è nato Freddy.
Questa la storia… ma come fermarlo? Eeeeh non ve lo dico!
Ce la farà Nancy a tornare alla clinica e a provare nuovamente il suo esperimento con i ragazzi? Chi è quella candida suora e come fa a sapere tutto? Riuscirà Goldman a seguire le sue istruzioni, o è veramente scemo come sembra? Riusciranno i nostri eroi a mandare al creatore Freddy Krueger??
Non ve lo dico, ma vi avverto che dopo di questo ce ne sono altri 4.
COMMENTO
Dopo la triste parentesi del secondo Nightmare, Wes Craven torna a mettere mano sulla sua creatura. Non è dietro alla cinepresa, ma la sceneggiatura è tutta sua… e i risultati si vedono!!
Finalmente scopriamo qualcosa sul conto di Nightmare, come è nato (niente api e cavoli per lui!) e dove è stato sepolto, e compaiono per la prima volta le terribili pastiglie di Hypnocil, lo psicofarmaco che uccide i sogni.
Di fatto, da questo episodio in poi, Nightmare diverrà una vera e propria saga, emergeranno di volta in volta altre notizie e i vari episodi saranno legati fra di loro (il quarto, per esempio, comincia con la morte di Kristen). Certo, non sarà all’altezza di “Halloween” (che ha una trama degna di una telenovela), ma sicuramente la saga di Freddy Krueger è migliore dell’interminabile “Venerdì 13“, nel quale i vari episodi sono legati tra di loro dall’ennesima morte di Jason e dalla successiva resurrezione.
Ahimè, anche in questo episodio, Freddy Krueger non è il protagonista assoluto, come sarà invece dal quarto episodio in poi, ma è solo una minaccia incombente. Anche se, a dire il vero, l’ultima mezzora è tutta sua. Davvero fantasioso nel scegliere come uccidere le proprie vittime, in alcuni casi Freddy effettua scelte quasi da girone dantesco, colpendo i ragazzi nelle loro ossessioni o nelle loro fobie.
Menzione meritata anche per le azzeccate location, molto oscure e inquietanti, e tra le quali spicca la famigerata cantina con l’inceneritore rosso.
I miei complimenti anche a Wes Craven che, oltre a salvare Freddy dal disastroso secondo episodio, nel finale riesce a creare qualche colpo di scena in un horror, solitamente il genere più prevedibile del mondo, facendo morire un paio dei protagonisti.
Che altro devo dirvi? Dovrei forse fare un trattato su quanto sia bravo Englund nei panni di Krueger? Oppure dovrei andare a cercare il pelo nell’uovo (per esempio la recitazione di qualche attore… o l’orribile doppiatore italiano affibbiato a Freddy)?? Secondo voi dovrei dibattere per ore sulla filastrocca delle bambine o sulla colonna sonora (sempre la stessa dal primo film!)?
È un episodio di Nightmare, ragazzi, forse uno dei migliori, che altro cercate oltre a Freddy che perseguita un gruppetto di teenagers, uccidendoli uno a uno e commentando il tutto con il suo immancabile humor nero?
Se, per sorprendere gli amici, amate dichiararvi spavaldamente come dei “fanatici dell’orrore“, questo film NON può mancare nella vostra cineteca.
CURIOSITA’ MUSICALE: al film ha collaborato una band Glam Rock, i Dokken. In una scena Teryn indossa la loro maglia e si sentono due loro canzoni durante il film. Una di esse, “Dream Warriors“, ha addirittura lo stesso titolo del film e accompagna i titoli di coda.
In cambio, la band ha ottenuto la presenza di Robert Englund in un loro videoclip molto originale: sulle note della loro canzone, i musicisti entrano in un sogno di Freddy Krueger e gliele combinano di tutti i colori. Alla fine, Freddy si sveglia spaventato ed esclama: “Per fortuna era solo un incubo!”
CURIOSITA’: nei dettagli del film risulta nel cast anche Zsa Zsa Gabor, diva degli anni ’50, nota più per i suoi numerosi matrimoni e per le sue frasi spiritose, che per i film realizzati. Dopo aver visionato attentamente il film per ben 2 volte, finalmente sono riuscito ad individuarla. L’attrice compare, per qualche secondo, in un monitor televisivo, mentre Jennifer fa zapping. Chissà quanto l’hanno pagata per questa parte!
“Sonno.
Quei piccoli squarci di morte.
Come li odio.”
(Edgar Allan Poe, citazione che precede l’inizio del film)
Daniele Del Frate 06.04.05
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