Recensione film horror Mondo Cane N.2

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locandinaDocumentario Mondo Movie
Regia: Jacopetti, Prosperi
Sceneggiatura: Jacopetti, Prosperi
Voce Narrante: Stefano Sibaldi
Musiche: Nino Oliviero e Riz Ortolani
Produzione: Italia, 1962
Durata: 90′

Voto: 6/10

Ad un anno di distanza, il duo Jacopetti – Prosperi (Cavara, co-regista del primo episodio si è perso per strada) ci riprova, realizzando il seguito del loro primo Mondo Movie, “Mondo Cane“.
Per approfondire il concetto cinematografico di Mondo Movie e per conoscere la “trama” di “Mondo Cane“, vi consiglio di leggere la mia recensione presente su questo sito.

L’impianto scenico è lo stesso della prima pellicola: le immagini si susseguono sullo schermo, legate tra loro da un sottile filo logico (a volte ironico, altre volte intelligente), mentre la voce dissacrante di Stefano Sibaldi commenta il tutto.
L’inizio del film è ambientato ancora una volta in un canile. Questa volta però i cani sono muti, aprono la bocca, ma non riescono ad abbaiare.
A quanto pare, il primo “Mondo Cane” è stato censurato in Inghilterra a causa delle scene che riportavano crudeltà sugli animali, perciò Jacopetti decide di far cominciare il sequel con queste parole: “Volevamo farvi vedere un canile di Londra, dove gli Inglesi, inguaribili amanti degli animali, operano le bestiole in modo da renderle mute. In questo modo, saranno di poco disturbo a chi dovrà vivisezionarle.”
Sarà forse vero, ma, a guardarla bene, la scena sembra semplicemente privata dell’audio.
In questo seguito, sono comunque le frivolezze ad avere la meglio sugli altri temi.
Sfilate di Drag Queen, chioschi di baci, messicani che mangiano insetti, olimpiadi di testate in Sardegna, pittura a sputi, una miliardaria che si fa impagliare in salotto, corsi per becchini si alternano alle immancabili immagini provenienti da un Sud Italia che negli anni ’60 sembrava essere su di un altro pianeta.
Qui e là fanno capolino delle scene toccanti. Oltre ai soliti animali torturati e moribondi, vedremo dei bambini di colore che vengono torturati dai loro genitori, in modo da subire delle deformazioni che li rendano più credibili quando chiedono l’elemosina, oltre ad un monaco buddista che si da fuoco, in segno di protesta contro il governo di Saigon. Questa ultima scena, se è vera, entra di diritto nella storia del cinema come la prima morte umana filmata.
Lo ammetto, anche se mi atteggio a intellettualoide, ho la mia scena preferita tra quelle frivole. Si tratta delle immagini dedicate alle sale di decompressione psicologica allestite in alcuni Motel Statunitensi. Per qualche dollaro, vi mettono a disposizione delle diapositive di poliziotti che fanno multe e 2 kg di pomodori da scagliarci contro.
Il finale del film è a dir poco curioso: si tratta di un concerto di schiaffi, durante il quale sette uomini usano vicendevolmente le loro guance come strumenti musicali. Una rissa pacata e musicale, arte altissima. Al termine della canzone proposta, il numeroso e chiassoso pubblico chiederà a gran voce il bis, costringendo il poveretto che dona le sue guance per il Do a scoppiare in un mesto pianto.

Nonostante le numerose frivolezze e cretinerie che si possono vedere in questo film e che rendono “Mondo Cane 2” inferiore a “Mondo Cane“, Jacopetti – Prosperi e Cavara hanno giocato nuovamente sul contrasto occidente che cazzeggia vs. terzo mondo che muore (nelle maniere più assurde).
Si tratterà pure di buonismo spiccio, ma rende comunque bene l’idea del Mondo Cane in cui viviamo.

Daniele Del Frate 06.04.2006

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