Recensione film horror La Corta Notte Delle Bambole Di Vetro

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LA CORTA NOTTE DELLE BAMBOLE DI VETRO

locandinaREGIA: Aldo Lado.
CAST: Mario Adorf, Barbara Bach, Ingrid Thulin, Jean Sorel.
iTALIA 1971, 90 min.

Voto: 8/10

Praga. Un uomo viene trovato morto in un giardino pubblico della città da un netturbino.
Nessuno conosce la sua identità, né tanto meno il motivo del decesso. L’uomo viene identificato come Gregory Moore (Mario Adorf), un giornalista americano che si trovava nella Capitale della Cecoslovacchia.

Ma non si tratta di omicidio né incidente: Gregory non è morto, o meglio, non ancora: è in stato di catalessi. Il suo corpo è freddo ed inerme, ma l’uomo è in grado di sentire le voci di chi lo circonda e, passato il primo periodo di intorpidimento, può anche pensare.

Nella sala dell’obitorio, mentre tutti lo credono morto e si attende il via libera per l’autopsia e la tumulazione, Gregory ripensa agli ultimi avvenimenti che lo hanno visto protagonista e cerca di ricostruire le circostanze che lo hanno reso in quello stato di morte apparente.

L’uomo stava lavorando, per conto del suo giornale, sulla misteriosa scomparsa di alcune giovani ragazze. Dopo alcune indagini aveva scoperto che tutte le vittime (sì perché le ragazze vengono ritrovate una dopo l’altra orrendamente uccise) avevano qualcosa in comune: l’appartenenza a quello che apparentemente è un circolo musicale, il “Club 99”.
Anche la sua ragazza (la bionda e bellissima Barbara Bach) scomparirà misteriosamente, senza lasciare traccia, ma il suo corpo non verrà ritrovato.

Naturalmente Gregory, complice un clima di ostilità a tutti i livelli che si sta progressivamente creando attorno a lui (la polizia addirittura gli intima di non intromettersi nelle indagini pena l’arresto), inizia a svolgere alcune indagini per conto proprio, facilitato in questo dal direttore del giornale che lo incarica di seguire il caso delle misteriose sparizioni.

Le indagini non sono semplici e lo portano a scoperchiare un sottobosco di magia, riti esoterici ed orgiastici, insomma una vera e propria setta che fa capo al Club 99. Si tratta infatti di un circolo che mira a punire ogni forma di ribellione giovanile per non turbare l’ordine sociale. Anche se questo non viene esplicato, siamo alla fine degli anni ’60  in quella Praga che aveva appena vissuto la sua celebre e tragica Primavera.

Questo naturalmente lo viviamo in flashback: Gregory è sempre steso sul duro e freddo tavolo di marmo dell’obitorio e rischia di fare una brutta fine: essere vivisezionato per l’esame autoptico e, quindi, sepolto. Ciò nonostante non può dirlo a nessuno, perché il suo corpo inanimato non risponde a nessuno stimolo nervoso… Riuscirà a salvarsi dall’autopsia in questa drammatica corsa contro il tempo? E, soprattutto, come si è trovato il povero giornalista americano in questo stato? Chi lo ha ridotto così?

Queste domande troveranno risposta solo nel finale, anche se qualche indizio, abilmente dissimulato da Lado, sarà colto molto prima dallo spettatore attento.

 “La Corta Notte delle Bambole di Vetro” è stato diretto da Aldo Lado nel 1971. È una produzione caduta ben presto nel dimenticatoio, forse per la poca notorietà di attori e regista.
Aldo Lado, che oltre alla regia firma anche soggetto e sceneggiatura non ha realizzato grandi film, se escludiamo qualche commediucola con Christian De Sica e Massimo Ranieri e qualche poliziesco poco noto a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.

Tuttavia, il film è conosciutissimo anche su Internet perché a firmare la colonna sonora è stato un certo Ennio Morricone.

Il film dura circa 95 minuti. Un thriller non eccelso, ma claustrofobico ed avvincente. Si avverte qualche momento di eccessiva lentezza, ma il finale, che ho apprezzato molto, stupisce.

Due parole sullo strano titolo, che non ha alcuna attinenza con la trama. Difatti, il titolo originale doveva essere “La Corta Notte delle Farfalle”, che è una canzone suonata da un mendicante ed ha un certo significato per il film. Inspiegabilmente, fu cambiato all’ultimo.

Gabriele Fortino (ciao.it) 07-11-2005

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