Recensione film horror Il Villaggio dei Dannati

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locandinaRegia: John Carpenter
Sceneggiatura: John Carpenter
Attori: Christopher Reeve, Mark Hammill, Kristie Alley, Linda Kozlowski, Karen Kahn, Peter Jason, Michel Paré, Pippa Pearthree, Meredith Salenger, Constance Forslund, Lindsey Haun
Produzione: Scozia, U.S.A. 1995
Durata: 98 min.

Voto: 6/10

L’intera popolazione di Midwich, un ridente paesino della California, si sta preparando ad un’asta di beneficenza per la scuola elementare quando, all’improvviso, tutti gli esseri viventi dei dintorni, uomini e animali, vengono colti da un malessere e perdono i sensi.
Il “black out” dura ben sei ore e richiama l’attenzione del Governo, che invia immediatamente una squadra speciale guidata da un’epidemiologa senza scrupoli.
A quanto pare le stranezze non sono ancora finite. Qualche giorno dopo, molte donne della cittadina si scoprono incinte, comprese una donna sterile, una ragazza vergine e una signora che non aveva rapporti da oltre 1 anno.
Le loro gravidanze saranno brevissime e porteranno alla nascita di dieci bambini dai capelli bianchi, più intelligenti del normale e dotati di terribili e ignoti poteri mentali. Pare addirittura che gli strani fanciulli abbiamo tutti lo stesso DNA.
Mentre Midwich viene sconvolta da strani suicidi e cade piano piano in rovina, il Dottor Chaffe, la Preside della scuola elementare e l’epidemiologa si troveranno a lottare per la sopravvivenza contro i dieci mocciosi alieni…

Dopo il grandissimo successo riscosso da “La Cosa“, John Carpenter ci riprova, realizzando il remake de “Il Villaggio dei Dannati“, film diretto da Wolf Rilla nel 1960 e a sua volta tratto dal romanzo “The Midwich Cuckoos” di John Wyndham.
Non avendo né letto il romanzo né visto il film originale, sono costretto a recensire il film di Carpenter senza poter fare confronti. Il che può essere un bene per il regista, che non rischia così di vedersi abbassare ulteriormente la valutazione.
“Il Villaggio dei Dannati” è infatti un film godibile, sopratutto nella seconda parte,  decisamente più fantascientifico che horror, ma tremendamente lento e scialbo.
I protagonisti sono attori cult degli anni ’80, come il muscolosissimo Chistopher Reeve (“Superman“), al suo ultimo film prima dell’incidente a cavallo, o Kristie Alley (“Senti chi Parla“), il cui personaggio inizialmente sembra quasi la versione femminile de “l’uomo che fuma” di X-Filessiana memoria (la Serie TV all’epoca era già alla terza stagione…scopiazzatura?). Sia loro che il regista hanno compiuto dignitosamente il proprio dovere, ma a quanto pare è proprio la materia prima, la sceneggiatura, a mancare. Ho notato addirittura qualche “buco”, che lascerà lo spettatore alle prese con alcuni dilemmi insoluti. Ad esempio, inizialmente il regista sembra voler farci credere che siano rimaste incinte tutte le donne di Midwich, ma poi partoriranno solo in 10. Qualcosa è andato storto con le altre gravidanze? Avevamo capito male noi spettatori? Non lo sapremo mai.
Un’altra sorpresa negativa è la colonna sonora, ma forse è Carpenter che nel passato ci ha sempre abituati fin troppo bene.
Tutto sommato, “Il Villaggio dei Dannati” sembrerebbe essere solo un pretesto ben confezionato per farci riflettere sui sentimenti umani, sulla società moderna spersonalizzata e sulla differenza tra odio e istinto di sopravvivenza. Non vi anticipo nulla su queste “dispute” filosofiche che si terranno tra il Dottor Chaffe e sua figlia (a capo degli alieni), perché ognuno di voi potrà tranquillamente farsi le sue idee durante la visione, a seconda delle argomentazioni che più lo convinceranno. Certo, gli alieni partono con il grave handicap di essere interpretati da dei bambini antipaticissimi, ma non è tutto sbagliato quello che dicono.
Nonostante tutte queste pecche, mi sono comunque sentito di assegnare ancora una volta la sufficienza piena al mitico John perché, una volta superata la noia iniziale, il film diventa abbastanza godibile e quasi vivace. Senza dimenticare che, come sempre, ci ha dato da pensare… e non è poco.

CURIOSITA‘: Mentre “Il Villaggio dei Dannati” era in lavorazione negli States, la Catholic Legion of Decency protestò vivacemente contro la casa di produzione a causa di una scena in cui una ragazza vergine viene dichiarata incinta. I religiosi ritenevano che tale scena fosse un “attacco deliberato nei confronti del culto cattolico dell’Immacolata Concezione”. La MGM decise dunque di spostare la location nella zona di Letchmore Heath, in Scozia.

Daniele Del Frate 15.08.2006

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