Nightmare On Elm Street
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IF NANCY DOESN’T WAKE UP SCREAMING, SHE WON’T WAKE UP AT ALL Ha un maglione rosso e verde. Sta affilando delle lame, da infilare nel suo guanto sgualcito. Si nasconde nelle caldaie. È il nero signore dei sogni, il demone che ha sconfitto la morte: e adesso alberga nell’inconscio di tutti. Sta tornando dall’inferno. Per uccidere. Nel sogno. Il suo nome è Fred Krueger. Ha gli artigli, come un corvo, e il volto ustionato. Nella dimensione onirica, ha qualsiasi potere – può smaterializzarsi, può mutare aspetto e forma a suo piacimento; apparire come una persona famigliare, salvo rivelarsi progressivamente, con macabro sarcasmo. Prima d’uccidere, vuole spaventare a morte: si diverte come un gatto con le sue vittime. Vuole essere combattuto, vuole nutrirsi della loro disperazione – s’alimenta della loro paura. È ludico e delirante. Wes Craven, classe 1939, è il creatore d’una delle più tetre e agghiaccianti incarnazioni del male nel cinema occidentale: “A Nightmare on Elm Street” diventerà una saga in sette atti, segnando l’immaginario gotico degli ultimi venti anni. La genesi del personaggio è – paradossalmente – uncinata ad eventi di cronaca: il regista aveva letto degli articoli riguardanti le misteriose morti di studenti provenienti dal sud-est asiatico. Nei giorni precedenti alla tragedia, avevano raccontato d’aver avuto sogni eccezionalmente vividi e cruenti. Rimanendo inascoltati. Sognando, erano morti. Craven inventa una storia per dare senso a quel che sembra non poterne avere. Trasfigura la tragedia di quei ragazzi, sprofondando nei più segreti abissi della psiche umana; inventa una figura di demone immortale, spietato e (apparentemente) invincibile. Decide che le vittime siano adolescenti: bianchi, borghesi. Battezza il nero signore dei sogni col nome d’un vecchio compagno di scuola, reo d’averlo provocato e prevaricato. E lo tinteggia deteriorando una grottesca e spaventosa memoria d’infanzia – d’un incontro ravvicinato con uno psicotico, che si divertiva a terrorizzare i bambini del vicinato. Trenta giorni di riprese, un milione di dollari di spesa, trenta di incasso: quanto basta perché questo film possa essere riconosciuto come padre della fortuna della New Line, fino ad allora attiva fondamentalmente nei circuiti universitari. “A Nightmare on Elm Street” non è solo questo: è anche il film d’esordio dell’allora giovanissimo Johnny Depp – accompagnava un amico ai provini: fu notato da Wes Craven. Protagonisti di questo primo e ormai leggendario episodio sono due coppie di fidanzati, Nancy (Heather Langenkamp) e Glen (Johnny Depp) e Tina (Amanda Wyss) e Rod (Jsu Garcia). Nelle prime battute del film, entriamo nell’incubo di Tina. Dapprima è in una dimensione senza colore: quindi si ritrova a camminare lungo un corridoio, sola. Fin quando non si ritrova in una sinistra caldaia. Fred (Robert Englund) la aggredisce; lei riesce a risvegliarsi, e s’accorge d’avere la camicia da notte tagliata esattamente nel punto in cui era stata ferita nel sonno. Parla ai suoi compagni dell’accaduto, e poco a poco s’accorgono d’aver incontrato la stessa persona nei loro incubi, negli ultimi giorni; la situazione precipita quando una notte Tina viene assassinata, sotto gli occhi del suo ragazzo, da Fred. Rod non può che guardarla, basito, mentre viene ferita da armi che non appaiono nella realtà, e soltanto nel sogno sembrano esistere. Il padre di Nancy, il tenente Thompson (John Saxon) investiga sull’omicidio: nonostante le disperate proteste della figlia arresta Rod imputandolo d’omicidio. Fred può continuare ad agire indisturbato. Nancy è l’unica persona ad avere realmente intuito quel che sta avvenendo; ha così inizio la sua sfida con Krueger. Si sforzerà di non dormire, di difendere (invano) il suo fidanzato e il povero Rod dal pericolo mortale, di trascinare nella realtà qualche oggetto sottratto ai sogni che uccidono; il cappello del mostro la aiuterà a indagare sulla sua storia. Nancy scoprirà che è stato bruciato vivo dalla comunità della sua cittadina venti anni prima – uccideva bambini in quella caldaia che in ogni sogno tornava a materializzarsi. Catturato e processato, s’era ritrovato in libertà per un errore giudiziario; era toccato ai genitori di Nancy e dei suoi amici farsi giustizia. Nessuno può spiegare quel che ha riportato in vita l’assassino. Nessuno conosce l’origine del suo diabolico potere nei sogni. Nessuno sembra poter sopravvivere: eppure la soluzione sembra essere – ad un tratto – evidente; negare la sua esistenza, imprigionarlo nella “non realtà”, rifiutando d’ammettere che esista… *** Il Dvd ospita i seguenti contenuti speciali: commento audio del regista, biografie del cast, trailer, i due finali scartati, interviste a Englund, Craven, Saxon e Langenkamp, una sintetica sezione dedicata al making of e qualche altro bonus “nascosto”. Nella versione italiana sono stati integrati i tre minuti precedentemente tagliati: in lingua inglese, sottotitolati. *** “A Nightmare on Elm Street” è un’autentica pietra miliare del cinema horror: assieme a “Shining” di Stanley Kubrick, probabilmente, il capolavoro del genere negli anni Ottanta. A dispetto della sua apparente trasandatezza, va a insinuarsi nell’inconscio dello spettatore per non abbandonarlo mai più; Krueger non può essere dimenticato, nel silenzio della notte, adesso, t’attende.
settembre 2004 Gianfranco Franchi ( Lankelot.com ) |