Recensione film horror …E Poi Non Ne Rimase Nessuno

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locandinaRegia: Peter Collinson
Sceneggiatura: Eric Krohnke, Enrique Llovet, Peter Welbeck (tratto dal romanzo “Dieci Piccoli Indiani” di Agata Christie)
Cast: Charles Aznavour, Adolfo Celi, Richard Attenborough, Oliver Reed
Origine: Francia, Germania Ovest, GB, Italia, Spagna (1974)
Durata: 90 min

Voto: 7/10

Il film è tratto dal celeberrimo romanzo di Agata Christie, “Dieci piccoli indiani”, da più voci considerato il suo migliore e più volte trasportato sul piccolo schermo con risultati alterni. In questa trattazione mi riferirò alla pellicola diretta da Peter Collinson (il terzo tentativo in ordine di tempo), ed uscito in Italia nel 1974.

La trama è ben nota, cambiano solo alcuni particolari da una versione all’altra. Infatti ora i 10 sono in un’isola, ora in un deserto, ma poco conta: l’elemento comune è che sono in una località sperduta e dimenticata da Dio, a centinaia di miglia dalla civiltà, senza telefono, senza mezzi di trasporto e senza alcuna possibilità di comunicare con il resto del mondo.
Nella versione di Peter Collinson dieci persone si ritrovano, per i più strani motivi, in una sontuosissima villa nel bel mezzo del deserto.
Le loro professioni sono le più disparate: abbiamo un generale in pensione, un’attrice che in passato ebbe molta fama, un dottore, un musicista, una segretaria, un nobile, un giudice, un investigatore privato e una coppia di inservienti.

Arrivato nella villa, il manipolo di uomini è sorpreso dalla mancanza del padrone di casa, il misterioso Mister U.N.Owen (in inglese suona come “Unknown”, cioè sconosciuto), ma lo stupore dura poco: ben presto viene diffuso un nastro che contiene una terribile accusa contro ognuno di loro. In sostanza i dieci sono accomunati anche da un terribile e disonorevole passato alle spalle… tutti hanno uno scheletro nell’armadio, una o più morti provocate vuoi dalle loro negligenze, vuoi peggio ancora dal loro cinismo e dalla loro viltà.

Nella camera di ogni ospite è appeso un quadro con la celebre filastrocca dei dieci piccoli indiani, che morirono uno ad uno, in circostanze misteriose… E ben presto il misterioso assassino comincerà ad uccidere uno ad uno gli ospiti, ispirandosi proprio allo schema della macabra filastrocca…

Chi è il macabro padrone di casa? E perché sta attuando la sua spietata vendetta? Nella casa non ci sono altre persone, per cui appare chiaro fin da subito che il colpevole è uno dei presenti…

Questo giallo vede la presenza di grandissimi attori, come Charles Aznavour nei panni di Michel Raven, di Adolfo Celi che interpreta il Generale e ancora di Richard Attenborough (il Giudice), Oliver Reed (Hugh Lombard) e Elke Sommer (Vera Clyde).

”Dieci Piccoli Indiani”, dicevamo prima, è quasi unanimemente considerato il più bel giallo mai scritto, una storia che mescola sapientemente mistero e drammaticità, il cui taglio teatrale è ben marcato. Una vicenda in cui i protagonisti involontariamente sono allo stesso tempo vittime ed assassini, e la loro vera natura emerge pian piano nel prosieguo della visione. Naturalmente è superfluo dire che dalla sua costola sono nati diversi film, un nome per tutti “8 Donne e un Mistero”.
Questa versione però si discosta abbastanza dal libro, in particolar modo nel finale, che viene stravolto con un discreto (non proprio entusiasmante, ma apprezzabile) colpo di scena.

Personalmente avrei forse dato più importanza alla filastrocca. Infatti viene letta solo una volta, e non sempre è agevole ricordare il collegamento tra il delitto e il verso che lo descrive.

Il film dura circa 90 minuti. La versione che ho visionato uscì nella Collana Agatha Christie (Giallo Magazine), nel 2001, della Malavasi Editore.

Gabriele Fortino (ciao.it) 20.07.2004

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