Recensione film horror Cut – Il Tagliagole
Regia: Kimble Rendall
Sceneggiatura: Dave Warner
Attori: Molly Ringwald, Jessica Napier
Produzione: Australia, U.S.A. 2000
Durata: 82’
Voto: 4/10
Nel 2000 esce “Cut – Il Tagliagole“, un filmetto senza molte pretese diretto da Kimble Rendall, regista all’esordio, e che vede, tra i protagonisti, la cantante Kilye Minogue.
Il film si apre con la più classica delle scene: una madre prepara la colazione per i figli adolescenti, e, in ritardo, va al lavoro. Giusto il tempo per le ultime raccomandazioni di rito, quelle che in genere non si ascoltano mai.
Ha però dimenticato sul fuoco la pentola con il latte e, di lì a poco, il fuoco divampa per la casa.
Nel frattempo, la maggiore dei figli è al piano di sopra, a riordinare la camera, quando scopre che il suo gatto è stato orrendamente sgozzato. Riceve anche una telefonata da uno sconosciuto che la avverte che sta per morire.
Poco dopo, fa il suo ingresso nella cameretta un uomo con una maschera orribile: una figura maschile, senza capelli e dai pochi tratti somatici, con le labbra cucite. Il mostro, brandendo un coltello, minaccia la povera fanciulla terrorizzata, ma…
…si tratta solo di un film, infatti la regista, poco soddisfatta del modo in cui la ragazzina è pugnalata, urla sdegnata il suo stop.
La donna infatti sta girando un film horror, dal titolo “Hot Blooded!!”
Ciò che forse non immagina, è che verrà di lì a poco orrendamente assassinata da una figura con la stessa inquietante maschera…
Una quindicina di anni dopo, ci troviamo in un college americano. Il professor Lossman (Geoff Revell) sta tenendo una lezione di cinematografia, quando due ragazzine gli chiedono notizie proprio su “Hot Blooded!!”, il film di cui avevamo visto le scene iniziale.
Tale pellicola infatti non fu mai ultimata, per la morte della regista, e anche per la “maledizione” di cui è gravata. Le stesse bobine vengono conservate nella scuola, sotto chiave.
Una delle due ragazzine, Raffy (Jessica Napier), che scopriremo essere proprio la figlia della defunta regista, è seriamente intenzionata, nonostante l’avversione del professor Lossman, a continuare il film tragicamente interrotto…
… e sarà solo l’inizio dei guai, perché il misterioso uomo in maschera, rievocato come un fantasma che giaceva in un torbido passato, ritornerà a mietere paura (e vittime!) tra attori e cast…
Questa la trama di “Cut – Il Tagliagole“, come abbiamo accennato in apertura modesto horror di inizio secolo, un teen-movie alquanto ridicolo e privo di qualsiasi momento di suspance.
La scena iniziale sembra presa pari passo da “Scream“, film che risale al 1996. Ma le somiglianze (o meglio, scopiazzature) con film più o meno famosi non si fermano certo al bellissimo film di Wes Craven.
Al limite l’idea era anche accettabile, anche se più volte utilizzata, ma lo spettatore ben presto si accorge di trovarsi di fronte ad una produzione che non apporta nessuna novità. La cui sensazione di “deja-vù” è fortissima.
Per non parlare poi del finale, che non sveliamo in questa sede, e che rasenta il ridicolo.
L’unico pregio del film è di non annoiare neanche troppo lo spettatore, dal momento che dura poco più di un’ora e venti. In “Cut – Il Tagliagole” scorrono solo litri di sangue, ma Wes Craven è lontano anni luce da certa robaccia senza capo nè coda.
Gabriele Fortino (ciao.it) 23.01.2006