Recensione film horror Cursed – Il Maleficio
Regia: Wes Craven
Sceneggiatura: Kevin Williamson
Attori: Christina Ricci, Joshua Jackson
Produzione: U.S.A. 2004
Durata: 96’
Voto: 3/10
Metti dietro la cinepresa il genio dell’horror, Wes Craven; metti a scrivere il soggetto e la sceneggiatura il creatore di Dawson’s Creek, già sceneggiatore della saga di Scream e di tanti altri film per teenager, Kevin Williamson; metti nel cast la sensuale Christina Ricci, il belloccio Joshua Jackson, il Pacey di Dawson’s Creek, poi aggiungici un po’ di sale con la tettona di turno, Shannon Elizabeth, la cantante che prova a far l’attrice, Mya e la vecchia stella Scott Baio, direttamente da Happy Days, e il guadagno è fatto.
Non so quanto abbia guadagnato, negli States e qui da noi, questo lungometraggio, ma sinceramente credo che passerà inosservato ai più, fortunatamente.
Ellie e Jimmy sono due fratelli orfani che vivono in una villa tipicamente americana; lei è una ragazza che tenta di sfondare nel mondo della televisione, stranamente non grazie alla sua apparenza, ma grazie alle sue doti; lui è il brufoloso diciassettene che insegue la più figa della scuola, che sta col capitano della squadra di wrestling del college (come cambiano i tempi, qualche anno fa era il capitano della squadra di football o di basket).
Ellie e Jimmy, in una serata molto buia, mentre percorrono la Mulholland Drive, impattano, in stile “So cosa hai fatto”, con qualcosa che fa perdere il controllo del volante e li fa sbattere contro un’altra auto che procedeva in senso contrario.
L’altra macchina finisce fuoristrada e rotola giù per la collinetta, i due senza esitazione vanno a soccorrere la ragazza al volante dell’auto e grazie a delle complicate operazioni riescono ad estrarla dal garbuglio delle lamiere.
Mentre il peggio sembra finito, mentre le sirene dei soccorsi si avvicinano, qualcosa aggredisce i tre e sbrana la ragazza, mentre i nostri eroi se la cavano con qualche graffio.
“Se la cavano” si fa per dire, perchè quei graffi del lupo mannaro sono contagiosi e nonostante inizialmente cerchino di non credere a queste leggende metropolitane, ben presto devono ricredersi, anche grazie a dei siti internet e ad un libro che descrivono minuziosamente i sintomi che loro stessi provano sulla loro pelle.
Fortunatamente i due riescono ad informarsi anche sul come porre fine al problema; bisognerebbe trovare il lupo mannaro capostipite e farlo fuori allontanando la testa dal cuore, quindi praticamente sgozzandolo.
Questa loro ricerca si intreccia ovviamente ad altre vicende, come la storia d’amore tormentata tra Ellie e Jake, uno sciupafemmine forse pentito leggermente in subbuglio per la prossima apertura del suo locale dalle ambientazioni horror, con casse da morto, gallerie degli specchi e oggetti provenienti dai set di film horror.
Abbiamo poi il subplot che concerne il mondo lavorativo di Ellie, ovvero la televisione, un mondo del quale vengono descritti i meccanismi perversi che in cambio di favori sessuali permettono di avere tutto.
L’altro ambiente descritto è quello del college, dove il solito ragazzino timido e non particolarmente bello si innamora della reginetta del college, che guarda caso sta insieme al più ambito dei ragazzi, capitano della squadra di wrestling, che altrettanto casualmente prende di mira proprio il povero Jimmy insieme ai suoi fedeli scagnozzi.
Proprio per quanto riguarda la vita al college e i teenager ci sarà una bella sorpresa a carattere evidentemente parodistico che colpisce il bullo della scuola, tutta da gustare, quindi non ve la svelo.
Per quanto riguarda il succo della storia, i lupi mannari e le metamorfosi annesse, devo dire che gli effetti speciali sono stati curati davvero bene e secondo me gli autori sono anche riusciti a conferire alla pellicola, grazie ad alcuni escamotage tecnici che passano sottopelle allo spettatore, un’atmosfera da film girato una ventina d’anni fa.
Ovviamente, per gli appassionati di bibliografia e filmografia licantropa, non c’è nulla di nuovo: artigli che spuntano, lune piene che eccitano, sangue che invoglia, sensi che si sviluppano, argento che duole, eccetera.
Passando all’aspetto tecnico del film, devo dire che “Cursed” è un buon film dal punto di vista registico, perchè riesce a procurare allo spettatore almeno quei 4-5 salti canonici sulla poltrona.
Per quanto riguarda la sceneggiatura, devo invece affermare che stavolta il buon Kevin Williamson ha toppato senza possibilità di appello, perchè la storia è davvero scontatissima, senza un minimo colpetto di scena degno di questo nome e soprattutto con una trovata veramente ridicola: ad un certo punto la bestia malefica che semina terrore guarda negli occhi uno dei nostri eroi e gli mostra con espressione compiaciuta un peloso dito medio.
Gli attori offrono discrete prove, la migliore risulta, forse per puro istinto maschile, la sensuale Christina Ricci, che con la sua pelle pallida e gli occhi fuori dalle orbite sembra fatta apposta per girare film horror.
Seguono a ruota Jesse Eisenberg e Joshua Jackson, che interpretano rispettivamente il fratellino e il fidanzato di Ellie.
Concludendo, sconsiglio la visione di questo film, perché nemmeno coloro che sono terribilmente affascinati dai lupi mannari troveranno qualcosa per cui vale veramente la pena vedere questo film.
Adriano Lo Porto Maggio 2005