Recensione film horror Blade: Trinity
Regia: David S.Goyer
Sceneggiatura: David S.Goyer
Attori: Wesley Snipes, Kris Kristofferson
Produzione: U.S.A. 2004
Durata: 113’
Voto: 5/10
– – La Trama – –
La guerra senza sosta di Blade, metà uomo metà vampiro, alle creature della notte continua. Ogni volta che cala il sole, armato di tutto punto e aiutato dall’amico Abraham Whistler, il “Daywalker“, come viene soprannominato, va a stanare e a distruggere tutti coloro che hanno scelto di abbracciare le tenebre e di seguire la via del male. I modi Blade sono rapidi e non vanno tanto per il sottile. Tra inseguimenti ed esplosioni, il cacciatore di vampiri non passa certo inosservato e, se all’inizio della sua carriera il suo nome era famoso solo tra le creature della notte, adesso è anche sulla bocca di coloro che cercano di far rispettare l’ordine tra il genere umano. E’ anche vero ormai che il confine tra la razza umana e quella dei vampiri, come del resto affermato anche nel primo film, è molto sottile. I vampiri sono ovunque nella società e nella stessa occupano anche posti di rilievo e, se non lo fanno i vampiri direttamente, con molta probabilità si può trovare un discepolo, cioè un uomo che segue gli ordini dei vampiri nella speranza prima o poi di essere morso e trasformato.
Così, durante una notte di lavoro, Blade cade in una trappola e uccide un uomo che si fingeva un vampiro. Il nome del cacciatore dei vampiri è ormai di dominio pubblico, è su tutti i giornali e in TV nei talk show si parla di lui. Anche la sua faccia è ormai nota a tutti grazie a delle riprese fatte mentre uccide il falso vampiro. Ovviamente alla TV dipinge Blade come un pazzo e uno psicopatico che uccide credendo all’esistenza dei vampiri che vengono considerati solo fantasie ed inesistenti.
Il suo amico e precedente cacciatore, Abraham Whistler, si lamenta di questo con Blade, ma al cacciatore poco importa di essere solo un’ombra o molto famoso: i vampiri sono lì fuori e lui deve continuare il suo lavoro. Proprio durante la discussione, l’FBI fa irruzione nel nascondiglio di Blade e dopo una feroce battaglia in cui Whistler perde la vita e il rifugio viene distrutto, Blade è catturato e fatto prigioniero.
Ma la cosa più importante non è tanto la cattura di Blade quanto la misteriosa “arma” che hanno ora a disposizione i vampiri e che potrebbe portarli alla vittoria, cioè al raggiungimento del loro sogno di poter camminare e vivere anche alla luce del giorno. La misteriosa arma si chiama “Drake“, moderno nome per il primo dei vampiri cioè Dracula. Riuscirà Blade a sconfiggere i suoi nemici anche questa volta? E questi Nightstalkers che si uniscono a lui, sono solo dei ragazzini o degli ottimi alleati per la sua guerra?
– – Considerazioni – –
Un senso di profonda delusione si fa strada in me quando penso a questo film. Dopo il fantascientifico secondo episodio che mi aveva fatto gridare allo scandalo avevo grandissime aspettative per questo terzo film. Invece una valanga di stupidità mi ha travolto come un treno. La trama non è male se presa da sola, ma sono le immagini che poi danno quel senso di inutilità all’intero film. Andiamo con ordine e partiamo dai personaggi principali.
Wesley Snipes è sempre Blade, questa volta più cupo e veramente di pochissime parole. Il suo copione l’avrà imparato in un paio di ore. Lotta, combatte, salta e ammazza i vampiri con le solite armi che avevamo visto nei precedenti film. A parte questo, nient’altro. Sembra addirittura un comprimario alle volte, in quanto l’azione, per strano che possa apparire, non si concentra su nulla e nessuno in particolare.
Kris Kristofferson è Abraham Whistler, quasi un padre per Blade e che per la seconda volta consecutiva vediamo morire, sacrificandosi, per salvare il suo protetto. Nel secondo episodio tornava in vita, in questo no… ma chi legge i fumetti della Marvel sa bene che nessuno muore veramente e che prima o poi, in un modo o nell’altro, tutti possono tornare.
Dominic Purcell è Dracula, Drake per gli amici (oserei dire!). Che dire del primo e originale vampiro? Ecco… vorrei proprio saperlo dato che la sua presenza nel film è quasi totalmente inutile. Doveva essere l’arma segreta contro Blade, doveva impersonare il male allo stato puro… invece sembra essere uscito da uno di quei film della Disney dove il protagonista viene risvegliato a migliaia di anni di distanza e se ne va in giro per la città, strabigliato dalle cose che vede. Già, perchè Drake è risvegliato proprio all’inizio del film da un gruppo di vampiri, una scena che mi ha riportato alla mente il trailer di “Alien vs. Predator” e, in effetti, Drake, nella sua vera forma (non quella umana) sembra proprio un mix dei due mostri che si danno battaglia nel film che li vede contrapposti.
I Nightstalkers… che dire di loro? C’è Ryan Reynolds che interpreta Hannibal King, un ex discepolo che ora lotta per uccidere i vampiri e le cui frasi sono piene di parolacce e insulti. Jessica Biel nei panni di Abigail Whistler – no, il cognome non è una coincidenza, è proprio la figlia – che sembra Jennifer Garner in “Alias” per il modo in cui lotta e per tutte le armi che ha a disposizione. E anche per lei sembra che abbiano fatto i salti mortali per rendere il suo personaggio il più irreale possibile. Abigail ha una mania: quando va in missione per uccidere i vampiri, scarica su un lettore MP3 una serie di canzoni e le ascolta durante i combattimenti. Ora, vorrei sapere se è possibile fare una cosa del genere senza essere uccisi dopo pochi secondi. E’ già un suicidio attraversare la strada con le cuffie o gli auricolari, figuriamoci andare a combattere contro un gruppo di vampiri! Ma non è tutto, Abigail sembra la copia femminile di Frank Castle (il Punitore o The Punisher). Il suo arco per uccidere i vampiri è praticamente lo stesso utilizzato nel film sull’altro antieroe della Marvel. Tutte le armi inoltre, sono presentate in stile “007” da un personaggio che ricorda moltissimo quello di “Alias”, anche lui impegnato sempre a creare nuovi congegni utili per la “causa”. Ironicamente direi che l’immaginazione certo non è mancata in questo film.
I vampiri sembra abbiano avuto una involuzione nel corso dei film. Se nel primo erano temibili e quasi indistruttibili, in questo film sono messi a “dormire” anche dai semplici umani che formano i Nightstalkers.
L’unica cosa divertente che ho trovato in questo film è stata la presenza di Paul Michael Levesque ossia il Triple H del Wrestling. Interpreta un vampiro (ovviamente) con la passione per i cani geneticamente modificati (praticamente lo stesso effetto speciale che è stato il motivo principale del secondo film, quindi niente di nuovo) e forse è l’unica cosa che mi ha fatto veramente divertire.
Che dire di questo film? A me sinceramente non è piaciuto. Il primo resta sempre il migliore. Per certi versi questo terzo episodio è sicuramente migliore del secondo in quanto cerca di riprendere le cupe atmosfere del primo film ma non offre assolutamente niente di nuovo e originale. Non so se sperare che esca presto un quarto episodio o che abbandonino il personaggio in modo da non produrre più simili orrori.
Luigi Grillo (ciao.it) 04-01-2005