Recensione film horror Audition

Recensioni

locandinaRegia: Takashi Miike
Sceneggiatura: Daisuke Tengan (tratto da un romanzo di Ryu Murakami)
Attori: Ryo Ishibashi, Eihi Shiina
Produzione: Korea del Sud, Giappone, 1999
Durata: 115’

Voto:7,5/10

Cosa succede quando i nostri sogni più belli, i nostri desideri e tutte le nostre aspettative si tramutano in un incubo da cui non c’è via di scampo?

– – La Trama – –
Shigeharu Aoyama ha una bella famiglia. Una moglie che ama e un figlio di circa 7 anni. Sfortuna vuole però, che un male incurabile gli porti via la moglie. Gli anni passano e la vita di Shigeharu si divide tra il tempo che dedica a suo figlio, che ama con tutto il suo cuore e la piccola compagnia che gestisce con dedizione. Non ha mai cercato di colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa della moglie e la foto sulla sua scrivania lo dimostra pienamente.
Suo figlio però la pensa diversamente. A tavola e in ogni altra occasione prende in giro il padre dicendogli che sta invecchiando e che sarebbe ora che ripensasse al matrimonio. Anche la domestica la pensa allo stesso modo, suggerendogli di cercare una nuova compagna dato che, secondo lei, l’uomo non può vivere da solo.
Una sera, Shigeharu confessa ad un suo caro amico regista che sta seriamente prendendo in considerazione l’idea di risposarsi. Certo non sarà facile trovare la donna che fa per lui dato che cerca qualcuno che abbia determinate caratteristiche, non fisiche, quelle non sono molto importanti, ma una ragazza che abbia degli interessi, che sia acculturata e, perchè no, che magari suoni anche uno strumento musicale.
“Ho un’idea” esclama il regista rivolgendosi a Shigeharu, “ti aiuterò nella ricerca di una nuova moglie”. Sulle prime Shigeharu è sorpreso e ancora di più dopo aver ascoltato la bizzarra idea del suo amico, ma si lascia convincere e si lancia nell’impresa.
L’idea in effetti è molto semplice. Un’audizione per un film è l’occasione migliore per conoscere tante ragazze carine, grazie alle loro schede personali si possono conoscere i loro interessi e il loro livello culturale e, grazie alle domande poste durante l’audizione, si possono conoscere i loro sogni e le loro aspirazioni. E così è deciso.
Dopo alcuni giorni Shigeharu riceve dal suo amico un grosso numero di schede personali. Tocca a lui visionarle, sceglierne 30 e aspettare il giorno dell’audizione. Questo è quello che Shigeharu fa anche se, la sua attenzione è colpita dalla scheda di una ragazza Asami Yamazaki.
Arriva il giorno dell’audizione. Una dopo l’altra le ragazze si avvicendano sulla sedia e rispondono alle domande del regista e di Shigeharu. Alcune sono timide, altre sono più spigliate, altre ancora senza alcuna remora pur di ottenere la parte nel film.
Quando arriva il turno di Asami, per Shigeharu è come una visione. Inizia a farle domande su domande e a complimentarsi con lei per il coraggio dimostrato nei confronti di una vita che non è stata affatto buona nei suoi confronti. Il sogno di Asami infatti era la danza e a causa di un incidente non ha potuto continuare a ballare.
L’audizione termina, Shigeharu è più che soddisfatto e la sua decisione è presa. Sarà Asami la sua nuova compagna. Così la chiama e le chiede di uscire con lui. La ragazza accetta. Nel frattempo il suo amico regista indaga sul passato della ragazza trovando grandi lacune e molte bugie su quello che Asami ha detto della sua vita. C’è inoltre la misteriosa scomparsa di un uomo che Asami aveva indicato come referente di un precedente lavoro. Ovviamente il regista avverte Shigeharu che però, ormai innamorato della ragazza, non dà così grande peso alla cosa.
Ma Asami è molto più di quello che ha detto di essere o, per dirla tutta, la Asami dolce e gentile che esce con Shigeharu è completamente diversa dall’Asami che vive in una casa quasi spoglia, seduta aspettando che il telefono squilli, in compagnia di un sacco che sussulta al minimo rumore.
Tra incontri, chiacchierate, appuntamenti, sogni e visioni, la storia d’amore di Shigeharu si trasformerà da un sogno in un incubo fatto di scoperte raccapriccianti e torture di indicibile entità, in nome di un amore che Asami reclama come unico ed esclusivo.
Voto: 7,5

– – Considerazioni – –
Il film non parte sicuramente come horror. E’ più una storia drammatica, triste all’inizio. Scava nell’animo umano esaminando a fondo il sentimento della solitudine e della vita senza amore. Shigeharu ha perso la felicità con la morte della moglie. L’amore per il figlio e la dedizione per il lavoro gli occupano la vita ma non gli restituiscono il sorriso. La gioia torna con Asami, per cui lui farebbe realmente di tutto e in cui lui ripone la gioia e la speranza di ricominciare a vivere una vita completa.
Anche Asami è una persona sola, ma per scelta. La sua storia è confusa e a stento si capisce quale è il suo vero passato fatto di tradimenti, abusi, torture e tradimenti. Ma come tutte le persone, anche Asami cerca l’amore. Solo che, a causa dei tradimenti subiti, Asami cerca un amore che sia tutto per lei, da non dividere con nessuno.
Dal dramma della solitudine si passa al thriller dell’investigazione e della scoperta del passato della ragazza. Un passato che ne mette a nudo la tristezza e che svela la cattiveria delle persone che hanno abitato il passato di Asami e che hanno fatto di lei quello che è ora.
Dal thriller si passa all’orrore del vedere con i propri occhi quello di cui Asami è capace di fare alla persona che ama solo perchè sospetta che l’amore ricevuto non sia esclusivo e tutto per lei. E’ un orrore fatto di torture lente e sadiche che Asami compie con lo sguardo pieno di dolcezza, con la pacatezza di una bambina e la grazie di una ballerina.
E’ questo crescendo e cambiamento di genere che rende questo film interessante. L’introspezione fatta nei sentimenti dei protagonisti, l’inesistenza del dubbio, anche quando è palese, perchè prima di tutto c’è la fiducia dettata dall’amore. E il sadismo tipico della cultura giapponese come punizione ma anche cercato come via per raggiungere un piacere maggiore.
Voto: 7,5

Non è sicuramente il classico horror, ma è stato sicuramente uno dei film più interessanti, per quanto riguarda i contenuti, che ho potuto vedere ultimamente e mi sento di raccomandarlo a tutti.

Luigi Grillo (ciao.it) 30-07-2004

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