Recensione film horror Alta Tensione
Regia: Alexandre Aja
Sceneggiatura: Alexandre Aja, Gregory Levasseur
Attori: Cecile De France, Maiwenn Le Besco, Philippe Nahon
Produzione: Francia, 2003
Durata: 85’
Note: Vietato ai Minori di anni 14
Voto:
Una ragazza gravemente ferita corre nel bosco, di notte…
E’ inseguita da qualcuno, zoppica, il suo respiro è affannoso, non la vediamo in viso ma sappiamo che è terrorizzata, e che chi la insegue non ha certo le migliori intenzioni… Finalmente il bosco finisce, c’è una strada stretta, una macchina… la ragazza la ferma…
…ma era solo un sogno, Marie (Cecile De France) si sveglia… è pieno giorno, e sta percorrendo con l’amica Alex (Maiwenn Le Besco) un’assolata strada della campagna francese. Infatti Marie sarà ospite della famiglia di Alex, un week-end di assoluto isolamento per preparare un difficile esame di diritto. Alex è già laureata, e l’aiuterà.
Le due donne scherzano, ridono, si alternano alla guida… c’è anche il tempo per uno scherzo (Alex finge di aver visto qualcuno nel campo di grano, e lascia l’amica, di notte, sola in macchina)…
Le due donne arrivano quando è notte fonda, giusto il tempo di conoscere i genitori di Alex, e di vedere la sua cameretta al piano superiore… Prima di prendere sonno (e rilassarsi) una sigaretta e la musica del walkman…
Ma qualcosa di strano sta succedendo… già abbiamo visto un misterioso camionista gettare dall’abitacolo della vettura… una testa di donna! Sì proprio una testa di donna!
Di lì a poco lo stesso misterioso camionista (Philippe Nahon) arriverà nel cottage sperduto nella campagna, punterà i faretti contro il villino, suonerà alla porta, e massacrerà il padre di Alex (il modo con cui lo fa è tutto da vedere!).
Marie sente tutto dal piano di sopra, e naturalmente è terrorizzata, l’uomo sta arrivando da lei, bisogna nascondersi…
Intanto l’uomo tanto per gradire ammazza barbaramente anche la madre (sgozzandola) ed a sangue freddo il povero fratellino…
Occorre ora aiutare Alex, che è stata legata con catene e buttata nel camion.
Un rapimento? Marie si nasconde nel cassone, e cerca di dare coraggio alla povera ragazza… Ora sono in due in balia di un pazzo serial-killer, e l’orribile catena di delitti non è ancora finita, perché l’uomo è decisissimo a far fuori chiunque lo intralci…
Questa in breve la trama di ALTA TENSIONE (HAUTE TENSION), film diretto da Alexandre Aja nel 2003.
Un film che non lascia spazio alla fantasia, almeno durante i primi 60 minuti… è stato (giustamente) detto che era da tempo immemore che non si vedeva così tanto sangue in un film horror, e credetemi, qui il sangue scorre a fiumi, e non metaforicamente…
Alexandre Aja guida ci presenta un film vecchia maniera (anni ’70 per intenderci) con tanto di teste mozzate, bambini ammazzati, sangue che flutta a fontana dai tronchi e dagli arti, killer che inseguono con la motosega…
Sarebbe stato un gran film, ed infatti fino a 20 minuti dalla fine ero entusiasta… fino a quando il regista, a mio giudizio con molta scorrettezza, cambia le carte in tavole e ci mostra una realtà sconvolgente.
Non è il solito colpo di scena, ma un rivoltare la frittata che non mi è affatto piaciuto, soprattutto perchè spiazzante, illogico e privo di qualsiasi significato… un vero e proprio colpo basso, insomma.
Una trovata simile era stata adottata nell’ottimo THE HOLE, di Nick Hamm, film del 2001.
Ma THE HOLE è su un’altro pianeta, rispetto al modestissimo ALTA TENSIONE. Mentre il primo adotta un finale a sorpresa che ben si incastra nella trama, soprattutto grazie a qualche indizio disseminato qua e là dal regista, e comunque lo stesso è plausibile e geniale, il secondo cambia improvvisamente ed inspiegabilmente le carte in tavola , senza che lo spettatore abbia avuto il tempo di accorgersi di nulla.
Resta comunque un film denso e convulso, stracolmo di sangue e scene di sicuro effetto, sostenuto interamente da un ristrettissimo numero di attori, con sconfinamenti nei vecchi film d’annata (un titolo per tutti: NON APRITE QUELLA PORTA).
Ottime le due attrici, sulle quali si erge la bravissima De France, con un’interpretazione difficilissima per la sua drammaticità.
Peccato appunto per il finale, che rovina quanto di buono era stato costruito negli 80 minuti precedenti. Tirando le conclusioni ALTA TENSIONE è un film certo non del tutto da buttare via, con delle buone idee non sviluppate appieno, con una suspance elevatissima (“alta tensione”, appunto!) ma con un finale da dimenticare.
Il film, uscito nel 2003, è una produzione francese.
Ed infine una piccola curiosità. Tra le canzoni ascoltate dalle due donne mentre si recano a casa di Alex, vi è anche SARA’ PERCHE’ TI AMO dei Ricchi e Poveri… Senza dubbio atipico vedere una canzone italiana in un film francese… e ancora di più atipico vedere una canzone dei Ricchi e Poveri far parte della soundtrack di un film horror!
Gabriele Fortino (ciao.it) Giugno 2005