I Cimitero

Racconti


Crepuscolo fosco.

Hanno pianificato qualcosa“, considera l’uomo scrutando il capannone metallico.

Deve scoprire cosa sta accadendo. Impugna la pila e si reca verso il capannone. Si addentra nei corridoi, seguendo il cartello per i laboratori. Intanto rimugina sulle cose che ha udito. Un sottile tremito lo scuote.

Giunto ai laboratori, scorge svariate postazioni buie. Ogni area comprende una scrivania ed un computer. Alcuni schermi sono accesi e mandano una luce verdastra, unico riverbero nell’ambiente cupo.

Sente uno scalpiccio. Passi. Si cela al di sotto di una scrivania e rimane in attesa.
Nell’ambiente oscuro scorge un uomo in camice bianco. Un medico, suppone. Dall’angolo dove è nascosto lo intravede prendere una sedia girevole. Intanto entrano altre tre persone. Due di essi sono vestiti di bianco e tirano a fatica una ragazza che si divincola ed urla. Gli fa male alle orecchie sentire quel lancinante grido di panico. Lui è lì non per farsi sopprimere, ma per capire cosa stia avvenendo. Immagina debba essere qualcosa di notevole. Potrebbe addirittura essere in bilico il destino dell’intero mondo, per quanto ne sa lui. Dunque non può e non deve farsi smascherare.

Vede i due uomini in bianco legare alla sedia girevole la giovane donna.
Oddio non potrebbero porle un cerotto sulla bocca almeno?” medita.

Pare che al medico, invece, non importi niente dei penetranti strilli della fanciulla. Anzi sembra compiacersene, mentre prende un bisturi e delle strane boccette. Afferra un paio di pinze e le stacca un’unghia. Le urla sono talmente alte e violente che pare non più voce umana ad emetterli, ma animale in trappola.
Potrebbe almeno anestetizzarla” pensa.
Ma il dottore è pago, e come lui, la sua troupe. Uno dei due uomini in bianco gli passa la prima boccetta. Contiene un liquido giallo. Il medico, spietato, afferra la fiala e ne versa il contenuto sulla carne viva dove prima alloggiava l’unghia.
E’ una tortura incommensurabile! Basta! Basta!” urla il clandestino nella sua testa.
La donna urla e si torce come fosse posseduta dal demonio. Ma il dottore ed i suoi soci sogghignano. E solo allora si accorge che i tre non hanno occhi normali. I loro occhi sono solo pupille nere. Sono dei mostri? Chi cacchio sono? Ora non è terrorizzato solo per la ragazza ma anche per se stesso. Medita che sarebbe stato il caso di starsene al tepore del suo caminetto con in mano un bel libro horror piuttosto che viverlo! Distratto dai pensieri, non si è accorto che le urla si sono placate.

Ora la ragazza sembra in estasi. Apre gli occhi e sono divenuti tutti neri. Neri come un lago di inchiostro. Si alza. Come pilotata apre una porta.
Lui dalla sua postazione riesce a seguirla con lo sguardo. La porta si apre su uno stanzino illuminato. Appeso ai ganci, come fosse un bovino, è sospeso un uomo scorticato con in bella mostra tutta la muscolatura.
Deve essere stato un atleta un tempo” pondera.
Nel frattempo la ragazza ha già cominciato il suo lavoro. Lo sta divorarlo. I tre sono spariti e lui ora è in grado di uscire da sotto la scrivania e vedere se riesce a scoprire qualcosa attraverso il computer. Ha studiato informatica per anni… e non solo. Gli sarà semplice accedere al database. Mentre la ragazza mangia indisturbata, lui in pochi minuti riesce a violare l’archivio. Non crede ai suoi occhi. Il liquido giallo non è altro che un ipnotico e lo stanno adoperando per un progetto ancora più bizzarro. Cosa da non credere, è un progetto comunale! Impiegano dei comuni individui per mangiare i defunti perché non hanno più spazio per costruire i loculi! Sviene.

Nicole 17.10.2004

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