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TUTTO È FATIDICO
Stephen King
pubblicato nel 2002
Voto: 7,5/10
Nel “lontano” 2002, dopo aver annunciato il suo ennesimo ritiro dalle scene ed aver fatto l’ennesima retromarcia, King ci forniva quella che, per ora, rimane la sua ultima raccolta di racconti: “Tutto è Fatidico” (Titolo Originale: “Everything’s Eventual”). Una raccolta composta da “quattordici storie nere”, di cui quattro inediti.
Il volume si fa interessante sin dall’introduzione. In essa King scrive a ruota libera come al suo solito, parlandoci della sua vita privata, ma anche toccando argomenti seriosi come il business, soffermandosi sopratutto sulle nuove frontiere del marketing editoriale. A concludere questa parentesi, il Re analizza impietosamente il panorama dell’editoria dei racconti brevi, il suo (ed il mio) genere di lettura preferito. A suo parere, quella del racconto breve è un’arte che sta morendo e che bisogna salvare in qualsiasi modo. Forse è proprio internet la via da seguire.
A tal proposito, King, ci racconta le vicende di “Riding The Bullet”, uno dei racconti presenti sulla raccolta, che qualche anno fa fece parlare di sé in tutto il mondo in quanto fu il primo e-book della storia: un racconto acquistabile e scaricabile esclusivamente online. Il bilancio che lo scrittore fa di questa esperienza non è comunque entusiasmante:
“È strano rendersi conto che forse i lettori erano molto più interessanti alla novità del formato elettronico che al contenuto. Voglio veramente sapere quanti lettori hanno scaricato il racconto e poi lo hanno letto? No. Credo che potrei restarne molto deluso.”
Dopo questa lunga introduzione, lo scrittore ci augura finalmente una buona lettura, non prima di averci rivelato una curiosità: per stabilire l’ordine dei racconti ha tirato a sorte le carte da un mazzo.
Vediamo dunque quali sono i racconti che compongono “Tutto è Fatidico”:
– “Autopsia 4”: un racconto intriso di humor nero e dal finale a sorpresa. Un uomo si “sveglia” sul tavolo dell’obitorio, cosciente ma paralizzato… e i dottori che lo stanno per “aprire” non sembrano accorgersene…
– “L’uomo vestito di nero”: 1920. Mentre è al fiume a pescare, un ragazzino ha un incontro poco piacevole con il Signore delle Mosche.
– “Tutto ciò che ami ti sarà portato via”: Alfie Zimmer è un rappresentante, nonché un collezionista molto particolare. Gli piace infatti raccogliere le scritte che trova incise sulle pareti dei bagni pubblici. Una sera Alfie si trova in un’anonima stanza di Motel, a decidere della propria vita.
– “La morte di Jack Hamilton”: Jack Hamilton, uno dei più stretti collaboratori del famoso gangster John Dillinger, è stato ferito a morte dagli “sbirri”. Invece di sbarazzarsene, Dillinger e un altro complice decidono di restargli vicino fino alla fine dei suoi giorni. Si tratta di una storia di gangster, ma anche di una forte storia d’amicizia. Apparentemente non c’entra niente in una raccolta dell’orrore, e forse è proprio così. Resta comunque una storia intrigante, capace di rapire il lettore dalla prima all’ultima pagina.
– “La camera della morte”: un giornalista, inviato in un non precisato Stato del Sud America, è stato rapito dal regime dittatoriale contro il quale stava lavorando. Adesso si ritrova rinchiuso in una stanza della morte, dove verrà presto torturato e interrogato. Riuscirà ad uscirne vivo?
– “Le piccole sorelle di Eluria”: le avventure di Roland di Gilead alla ricerca della Torre Nera devono ancora cominciare, ma lui si trova già nei guai. Degli zombi lo hanno aggredito selvaggiamente, spaccandogli la schiena, e adesso il pistolero si trova ricoverato in un ospedale molto particolare, dove le infermiere sono in realtà degli spietati wampyr…
– “Tutto è Fatidico”: Dink Earnshaw è dotato di un potere particolare, grazie al quale può uccidere chiunque scrivendogli semplicemente una lettera (o un e-mail) utilizzando degli speciali geroglifici che conosce soltanto lui. Grazie a questa dote, il giovane finisce alle dipendenze di una misteriosa società segreta che gli chiede di uccidere su commissione. La vita di Dick procede per il meglio fino a quando, tra le pagine di un giornale, scopre l’identità di una delle sue “vittime”.
– “La Teoria degli animali di L.T.”: L.T. adora raccontare agli amici la storia di come sua moglie lo abbia mollato improvvisamente. È una storia spiritosa, che diverte sempre gli astanti, ma che cela anche un finale inquietante che pochi conoscono.
– “Il Virus della strada va a Nord”: Richard Kinnel è uno scrittore horror-splatter. Adora collezionare oggetti inquietanti e così, mentre è di ritorno da una conferenza, non resiste alla tentazione di acquistare uno strano quadro, sul quale è rappresentato un cannibale alla guida di una macchina sportiva. Poche ore dopo il quadro comincia a mutare…
– “Pranzo al Gotham Cafè”: una coppia in fase di divorzio organizza un incontro al Gotham Cafè, con i rispettivi avvocati al seguito. Chi poteva immaginare che il cameriere ha represso per mesi la propria follia omicida e ha scelto proprio quella giornata per esplodere?
– “Quella sensazione che puoi dire soltanto in francese”: come è fatto l’Inferno? Ognuno lo immagina a modo suo. Secondo King l’Inferno è un eterno Dejà vu.
– “1408”: Mike Enslin è uno scrittore diventato famoso grazie a libri sui luoghi infestati. Per completare il suo ultimo libro, l’uomo ha deciso di soggiornare nella stanza 1408 di un albergo a New York. La stanza è tristemente famosa perché al suo interno sono morte 32 persone (14 delle quali si sono suicidate). Mike Enslin non avrà però a che fare con dei fantasmi: l’entità che soggiorna nella stanza 1408 è molto più pericolosa.
– “Riding The Bullet – Passaggio per il Nulla”: Alan Parker è uno studente universitario. Quando viene a sapere che sua madre ha avuto un colpo apoplettico, il ragazzo abbandona tutto e si mette immediatamente in viaggio verso l’ospedale facendo l’autostop. A prenderlo a bordo è però George Straub, morto un anno prima, che lo metterà di fronte ad una difficilissima decisione.
– “La moneta portafortuna”: la triste storia di una cameriera poverissima che riceve come mancia un quarto di dollaro portafortuna.
“Tutto è Fatidico” non è all’altezza di altre raccolte come “Scheletri”, “Mucchio D’Ossa” o “A Volte Ritornano”, ma le quattordici storie nere che racchiude sono comunque piccole perle della narrazione, che il lettore finirà immancabilmente di divorare nel giro di pochissimo tempo. Si tratta di storie coinvolgenti e interessanti, scritte in maniera assolutamente comprensibile e di facile lettura, che riescono sempre a inquietare nonostante spazino su diversi campi d’azione.
Come ho già accennato, stona un po’ la presenza de “La morte di Jack Hamilton”, storia di gangster e amicizia, a metà tra una favola e una storiella commovente, ma il lettore non si sentirà di certo offeso. La storia nasce soprattutto come dedica a “Gangter Story” di Arthur Penn e non è l’unico omaggio-citazione che King inserisce all’interno di “Tutto è Fatidico”: “Autopsia 4” è la rivisitazione di un celeberrimo “Alfred Hitchcock presenta” con protagonista Joseph Cotten, mentre “L’uomo vestito di nero” è un omaggio a “Il giovane Mr. Brown” di Nathaniel Hawthorne, ritenuto da King uno dei dieci capolavori della letteratura americana.
Che altro aggiungere su questa raccolta se non “leggetela”?
Agosto 2005, Daniele Del Frate
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