Lunar Park

Libri horror

Bret Easton Ellis

pubblicato nel 2005

Voto: 8/10

Il capitolo introduttivo di questo libro contiene la dichiarazione da parte dell’Io narrante della veridicità degli straordinari avvenimenti descritti, mai lettori devono crederci o è tutto un bluff? Ma soprattutto a chi devono credere visto che sia il protagonista del romanzo che l’autore si chiamano Bret Easton Ellis ed entrambi fanno come mestiere lo scrittore? Ad accomunarli c’è anche lo stesso  vissuto sregolato: droga, alcool e sesso ed un identico curriculum letterario, e tutto questo non fa che rendere sempre più sottile il confine che separa la  finzione dalla realtà. 
Di una cosa possiamo essere certi, il ragazzo prodigio che nel 1985 raggiunse il successo con il romanzo Meno di zero oggi, affermato scrittore quarantenne, con Lunar Park dimostra tutta la sua matura genialità narrativa. La storia inizia con l’immagine di una ricca famiglia in crisi, i coniugi Jayne e Bret Ellis, in analisi da una consulente matrimoniale nel vano tentativo di salvare la loro unione, mentre i due figlioletti, Robby e Sarah, sono sempre più chiusi e dipendenti dagli psicofarmaci. L’autore pone come tema centrale del romanzo la caduta dei valori della famiglia e l’incomunicabilità che domina i rapporti tra padri e figli, con l’intenzione di denunciare gli aspetti negativi del modello americano, ma  pagina dopo pagina  la trama assume sempre più i connotati  dell’horror.
L’elegante zona residenziale dove vive la famiglia Ellis è teatro di una serie di misteriose sparizioni, gli adolescenti  sembrano svanire nel nulla e, ad aggiungere terrore a terrore, in un altro quartiere, a pochi chilometri di distanza, un serial killer  imita gli orribili omicidi compiuti da Patrick Bateman, il personaggio del romanzo American Psycho. Bret che si era trasferito nella lussuosa casa della moglie per costruire un rapporto, prima di allora sempre rifiutato, con il figlio Robby, si trova invece ad affrontare tutti i fantasmi della sua infanzia, compreso quello del padre, che non era mai riuscito ad amare.
Questo romanzo, pur differenziandosi molto nei “contenuti” dalla maggior parte dei libri thriller, è tutt’altro che privo di suspance: una serie di colpi di scena “lega” infatti il lettore al libro, inducendolo a provare non solo i “brividi” dell’horror ma anche momenti di vera commozione. In Lunar Park si trovano tutte le forme di paura, da quelle reali come la pedofilia e il terrorismo, a quelle irreali provocate da bambolotti animati e spiriti demoniaci fino ad arrivare alle paure della coscienza, come le parole taciute alle persone care e tutti quei legami mancati che il silenzio della morte ha reso irrimediabilmente perduti.

Gianni Ferrara 08.03.2007

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