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IL CATTIVO FRATELLO
Dean Koontz
pubblicato nel 2003
Voto: 9/10
Nel cattivo fratello Koontz esprime a suo modo la teoria quantistica applicandola per la prima volta all’intreccio di vite umane.
Attraverso sermoni e percezioni, giunge a spiegare per bocca dei personaggi, che le azioni e le scelte degli uni influenzano quelle degli altri.
Libro intriso di incantesimi, di situazioni rimandanti all’inconscio, ma che, al tempo stesso, lascia sorridere. Sciocca con la sua derisione.
Ottica ottimistica e speme del Supremo intervengono, mentre traccia personaggi dalle mille sfumature. Beffeggia il malvagio ed eleva la bontà attraverso gli occhi di un piccolo cieco. Scolpisce i personaggi come uno scultore che ricava forme da marmo grezzo. Adopera allegorie e sarcasmo che alleggeriscono talvolta scenari penosi e gravi.
Inarca ombre lucenti nei tempi bui. Vola leggiadro da demenza a smania. Denota un ottimismo sommo, un comprendere l’umana disgrazia rendendola essenziale per un bene futuro. Talvolta gli argomenti si palesano superficiali, per poi approfondirsi nel proseguo.
La trama è basata su personaggi del tutto peculiari.
Junior è il personaggio chiave, omicida spassoso. Contrastato e contrastante. Viene descritto in modo integrale in tutte le traslazioni della sua intricata individualità: dalla vanità alla superbia; dall’ ignoranza alla paranoia; dalla vacuità al coraggio che gli dà la persecuzione; dalla sua psicosi alla ricerca di uno insolito equilibrio; dall’ agitazione ai riverberi della concentrazione auto-imposta.
Junior uccide l’angelica moglie travolto da un impulso. Riesce a commettere un omicidio perfetto che gli frutterà soldi ed al tempo stesso bramosia di morte, scatenata dalla sua stessa follia e dall’insistere del detective Vanadium. Riempito dai concetti di un delirante scrittore/psichiatra si lascia convincere della nobiltà della sua rabbia e su come fare per incanalarla nei “giusti propositi”.
Contemporaneamente, Koontz, abbozza Vanadium, descritto come uomo emblematico e retto; il detective perseguiterà Junior per il resto dei suoi giorni.
La trama si complica ed entrano a far parte del già curioso scenario altri personaggi. Due bimbi nascono allo stesso tempo: Angel è il prodotto della violenza di junior; Barty è frutto dell’amore di una singolare “signora delle torte” e del suo amato marito, che muore mentre il piccolo nasce. I piccoli diverranno speciali, magici, riusciranno ad esiliare junior in un mostruoso mondo parallelo.
Ciò che resta di questo libro sicuramente non sono le vicende, ma l’essenze: la veridicità dei sentimenti avversati dalla genericità di visioni consuete; il male che diventa farsesco; il bene che si diffonde; la stregoneria di un’inventiva che Koontz riesce a trasmettere quasi come realtà.
29-10-2003 ADELE PATRIZIA D’ATRI
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