666 – Racconti inediti per un millennio da brivido
Autori Vari a cura di Al Sarrantonio
pubblicato nel 1999
Voto: 6.5/10
Nel 1999, Al Sarrantonio, discreto romanziere americano ben più conosciuto per le sue doti da antologista, decide di investire una somma di denaro nell’acquisto di racconti inediti dai più famosi o promettenti scrittori horror del panorama americano. Il suo scopo è quello di (parole sue) “tastare il polso al paziente, la scrittura horror, per vedere come sta all’alba del nuovo millennio”.
Partecipano pezzi grossi come King, Lansdale e William Peter Blatty, per un totale di 29 racconti, divisi su 666 pagine. La raccolta viene chiamata “999“.
Purtroppo, la casa editrice prescelta per il nostro paese, la Sperling, ha ritenuto che il libro fosse troppo grande per il mercato italiano e ha deciso di dividerlo in due tomi, “999” e “666“.
Idea condivisibile o meno, sicuramente il libro originale non è stato diviso in maniera bilanciata, visto che tutti i pezzi grossi, escluso Blatty, sono finiti su “999”.
Di seguito, i racconti di “666”:
– “Lo sconosciuto alla porta” (Rick Hautala) : in uno scenario apocalittico, dove le rivolte solo all’ordine del giorno e per sopravvivere bisogna barricarsi in casa, Martin viene svegliato da dei violenti colpi alla porta in piena notte. Chi è che bussa e perché non la smette?
– “Rio Grande Gothic” (David Morrell) : dal creatore di Rambo, un racconto più thriller che horror, che vede un poliziotto annoiato alle prese con uno strano mistero legato a una famiglia di esagitati religiosi.
– “Des sausicces, sans doute” (Peter Schneider) : brevissimo racconto grottesco di due pagine. La trama non posso svelarla, perché vi racconterei il racconto stesso.
– “Angie” (Ed Gorman) : Angie, una sensuale ragazza dal passato tormentato, ha sempre avuto un desiderio, trovare un uomo che le permetta la vita da mantenuta. Dopo anni di tentativi, si ritrova però incastrata con un delinquente alcolizzato e suo figlio…
– “La cosa filamentosa” (Al Sarrantonio) : dal terreno esce improvvisamente un numero incredibile di tentacoli che afferrano le persone e le trascinano nel sottosuolo. Due bambini, gli unici che la “cosa filamentosa” ignora, cominciano a girare per il mondo alla ricerca di sopravissuti.
– “L’albero è il mio cappello” (Gene Wolfe) : inviato in missione in un’isola sperduta nella Polinesia, Baden farà ben presto i conti con le antiche e sanguinose divinità dell’isola.
– “Ossa rotte” (Edward Bryant) : La mattina dopo essere stato scoperto dalle sue due amanti, Danny si risveglia con le ossa delle braccia frantumante. Una delle due ragazze si riavvicina a lui, giurando amore e aiutandolo. L’altra, un’africana appassionata di esoterismo, gli appare continuamente in sogno minacciandolo…
– “Emofagia” (Steven Spruill) : Un detective dall’oscuro passato indaga su un serial killer che pratica vampirismo…
– “Il libro dei numeri irrazionali” (Michael Marshall Smith) : un serial killer fissato con la matematica irrazionale tiene un diario raccogliendo tutti i suoi pensieri.
– “Il teatro” (Bentley Little) : cosa si nasconde nell’inquietante teatro abbandonato sopra la libreria in cui Putnam lavora? Cosa sono quelle orribili bambole che gli compaiono in sogno da quando è stato di nascosto nel teatro?
– “Le prove” (Thomas Monteleone) : sospeso tra X-Files e “The Butterfly Effect“, questo racconto molto poco horror narra di Dominic, un uomo dall’infanzia tormentata dal rapporto con un padre machista e severo. Tornato nella sua città natia per rivedere la madre dopo tanti anni, Dominic scopre che al posto della sua casa è stato costruito un teatro e decide di farsi assumere come guardiano notturno. Ma di notte, sul palcoscenico, degli spettri mettono in scena alcuni avvenimenti della sua infanzia…
– “Oscurità” (Dennis McKiernan) : breve racconto dal sapore retrò, ma forse il più pauroso del lotto. Harlow eredita un’immensa villa da uno sconosciuto e ricchissimo prozio ed è costretto dal testamento a viverci per poter godere dei soldi. Ma nella villa c’è una presenza che si muove nelle ombre…
– “Altrove” (William Peter Blatty) : lo scrittore e sceneggiatore de “L’Esorcista” chiude la raccolta con un lodevole racconto lungo (100 pagine). Il soggetto è un classico: una casa è infestata dai fantasmi e cinque personaggi vanno ad abitarla per dimostrare che i fantasmi non esistono. Ma la verità a volte può essere tremenda e inaccettabile…
Gli autori dei racconti, per quanto i loro nomi possano suonare estranei al lettore italiano, sono abbastanza importanti. Scrittori di riviste fantascientifiche di successo, editori, sceneggiatori, quasi tutti vincitori di qualche premio letterario, soprattutto del Bram Stoker Award, che viene consegnato al miglior libro o racconto horror dell’anno (vinto nel 2000 da questa raccolta).
Nonostante qualche colpo a vuoto (il racconto “Emofagia” non riuscirò mai a capirlo), il volume scorre velocemente, forse fin troppo velocemente.
Ognuno di noi ha le sue preferenze in campo horror. Al sottoscritto piacciono i racconti che fanno veramente rabbrividire, magari perché ti immedesimi nel personaggio e sfogli freneticamente le pagine sperando che si salverà. In alternativa trovo molto interessanti quei racconti che alla fine ti lasciano sovrappensiero, a riflettere sul perché o per come.
I racconti di questa raccolta li definirei invece dei racconti usa e getta. Molto carini e decisamente godibili, ottimi per passare il tempo, perfetti da lasciare sul comodino accanto al letto.
Al Sarrantonio, dopo aver chiuso la raccolta, è arrivato alla conclusione che “il paziente” è in forma più che mai e promette grandi cose per il futuro.
Io, dopo aver chiuso la raccolta, sono arrivato alla conclusione che “il paziente” è agonizzante, martoriato da un processo di commercializzazione del prodotto che lo svilisce e che lo ha intrappolato in ripetuti cliché e trame già sentite. Cercherò di procurarmi al più presto l’altra metà, “999”, magari mi è capitata in mano la parte sfortunata.
Daniele Del Frate agosto 2007
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