Sospetto

Hitchcock

Locandina Titolo originale: SUSPICION
Nazione: U.S.A. 1941
Regia: Alfred Hitchcock
Soggetto e sceneggiatura: Anthony Berkeley, John Harrison
Cast: Cary Grant, Joan Fontane, Cedric Hardwicke
Musica originale: Franz Waxman
Fotografia: Harry Stradling

Il sospetto è un tarlo, che piano piano si fa avanti nella mente, mina le nostre sicurezze, la fiducia nelle persone, ci fa apparire sotto una diversa luce il tutto… Il sospetto è un venticello che alimenta il fuoco del dubbio…
Lo sa bene Lina McLaidlaw (Joan Fontaine), ricca signora, fresca sposa di John Aysgart (Cary Grant).
Il film mostra la nascita della loro storia d’amore: avvenuta casualmente, su una carrozza di prima classe di un treno. John non aveva i soldi per pagare il supplemento, e li chiese proprio a Lina.
Ma ben presto Lina si accorgerà della vera natura di John. Il castello di bugie messo abilmente in piedi dall’uomo verrà piano piano smascherato. John non solo è un bugiardo squattrinato (non ha una sola sterlina), ma è anche dedito al gioco di azzardo ed al furto. Proprio per questo motivo è stato anche licenziato (all’insaputa della moglie, naturalmente).

In sostanza un sospetto terribile si fa avanti nella mente di Lina: oltre a questi poco nobili “vizietti”, che l’uomo sia anche un assassino? Chi ha assassinato il suo amico e socio in affari Beaky (Nigel Bruce)? E soprattutto Lina comincia a pensare, in seguito ad una serie di circostanze, che John sia intenzionato ad uccidere anche lei, per intascare la ricca eredità.
Questo finirà per influenzare anche il loro rapporto, ed il matrimonio, oltre a rovinare irrimediabilmente i rapporti di Lina con la propria famiglia, ovviamente contraria fin da subito al matrimonio con qul poco di buono, e soprattutto nei confronti del padre (Cedric Hardwicke), generale tutto d’un pezzo.
Il film (titolo originale: SUSPICION), girato nel 1941 e diretto da Alfred Hitchcock, è un piccolo capolavoro. Curioso notare che ne esistono due versioni, ed io stesso ne ho visto un tempo in bianco e nero ed un tempo a colori. Infatti il colore fu “aggiunto” solo nel 1989, ed è abbastanza verosimile, anche se personalmente preferisco la versione originale.
La tensione è palpabile per tutta la durata del film, anche se ad onor del vero la primissima parte scorre abbastanza pesantemente. Il castello di menzogne messo abilmente in atto da John-Cary Grant, viene scoperto bugia dopo bugia, ma egli è in grado (o forse è proprio così, qui non anticipo niente) di giustificare ogni bugia, trasformandola in un atto necessario per trasformarla in qualcosa di bellissimo.
Solo alla fine tutto verrà a capo.
E’ passato alla storia cinematografica la scena del bicchiere di latte, portato da John alla moglie (avvelenato?) che sale lentamente le scale. Per attirare l’attenzione sul dettaglio fu messa una lampadina nello stesso.
Il film, che dura circa 99 minuti, è stato tratto da un romanzo di Francis Iles.

Joan Fontaine, che era già stata diretta da Hitchcock in “Rebecca la prima moglie” vinse l’oscar per la sua interpretazione.

CAMEO: come è noto Hitchcock amava “firmare” i suoi film apparendo in una breve sequenza. In SUSPICION lo vediamo attraversare la strada mentre Lina è in automobile.

GABRIELE FORTINO

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