Sabotaggio

Hitchcock

Locandina Regia di Alfred Hitchcock
Scritto da: Charles Bennett, Joseph Conrad, Campbell Dixon, Ian Hay, Jesse Lasky Jr., Helen Simpson
Musica Originale di: Louis Levy
Fotografia di: Bernard Knowles
Cast: Sylvia Sidney, Oskar Homolka, John Loder, Desmond Tester, Joyce Barbour, Matthew Boulton, S.J. Warmington, William Dewhurst

La morte di un bambino, cinematograficamente parlando, è sempre un evento raro. Infatti, generalmente, matti e bambini sono considerati “intoccabili” (almeno al cinema), e quasi sempre nei film horror sono gli unici a salvarsi, perché considerati “puri” e intoccabili. In questo film atipico (e considerate anche che siamo nel 1936!), invece, un bambino muore. Più tardi lo stesso Hitchcock ebbe a pentirsene, perché Steve, diceva, era troppo simpatico per morire. SABOTAGGIO (SABOTAGE) è un film in bianco e nero tratto da un racconto di Joseph Conrad, e fu uno dei film più riusciti del periodo londinese di Hitchcock (alcuni lo considerano addirittura il migliore).

Veniamo alla trama. Il signor Verloc (Oskar Homolka) è un gestore di una sala cinematografica londinese. Vive con la moglie, Sylvia (Sylvia Sydney) e con il fratellino di questa, il piccolo Steve (Desmond Tester). Una vita solo all’apparenza irreprensibile, perchè Verloc è un sabotatore (oggi diremmo terrorista), ed infatti lo vediamo sabotare la linea elettrica di Londra e far rimanere al buio la capitale. L’FBI lo tiene d’occhio, e lo fa controllare da Ted (John Loder) un finto fruttivendolo che ben presto entrerà nelle simpatie della signora Verloc. Verloc, intanto, viene incaricato da un oscuro individuo, detto “Il Professore” (William Dewhurst), di piazzare una bomba a Piccadilly Circus, il prossimo Sabato alle 13:45. Veniamo alle curiosità del film, davvero molte. Innanzitutto la durata, soli 76 minuti, per un film carico di tensione. Della morte del bambino nell’attacco dinamitardo abbiamo già detto. Proprio per l’efferatezza di questa scena (penso che neanche oggi si oserebbe più tanto) il film venne vietato in Finlandia e sottoposto a restrizioni in altri Paesi. Inoltre, nel cinema dei Verloc viene proiettato un cortometraggio di Disney (si vedono poche sequenze, peraltro molto tristi, in cui un pennuto cade ferito a morte… sequenze che richiamano evidentemente quanto appena successo). Il permesso di riprendere le scene fu dato dallo stesso Walt Disney, e fa un certo effetto vedere il suo nome nei titoli di testa.

Bellissima la pluricitata sequenza del coltello, e la battuta dell’Ispettore Capo di Scotland Yard (“quella donna è un’indovina, giurerei che l’avesse detto poco prima, o forse dopo. Non ricordo…”). Steve, il bambino, reca con sè una “pizza” del film (inventato) Bartolomeo lo Strangolatore. Il film venne distribuito in alcuni paesi con il titolo “Una donna sola”, proprio per porre l’attenzione sulla figura di Sylvia, moglie di un uomo cinico e freddo che non esiterà di mandare a morte un innocente bambino, e “mamma” del suo fratellino. Un film che ha come tema portante anche la violenza sui minori. Steve non è l’unico bambino che compare, ricordiamo anche il cinismo con cui “Il Professore” tratta sua moglie e sua figlia.

Bellissima anche la scena dell’acquario, in cui un oblò della vasca si trasforma in uno scenario apocalittico di Londra che crolla sotto gli effetti di una potente bomba.

Insomma, un film da vedere o rivedere, un giallo classico. Hitchcock ritornerà sul tema del sabotaggio-terrorismo pochi anni dopo, con un film intitolato I SABOTATORI (Dopo SABOTAGE, SABOTEUR…).

GABRIELE FORTINO

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