La Taverna della Giamaica

Hitchcock

Locandina Regia: Alfred Hitchcock
Scritto da: Daphne Du Maurier,Sidney Gilliat , Joan Harrison, J.B. Priestley, Alma Reville
Musiche: Eric Fenby
Fotografia di: Bernard Knowles, Harry Stradling Sr. 

Ambientato a cavallo tra il XVIII e il XIX Secolo, La Taverna della Giamaica (titolo originale JAMAICA INN) è un film diretto da Alfred Hitchcock nel 1939. Il film si colloca fra due capolavori del regista, un film che segue l’ottimo LA SIGNORA SCOMPARE, e che anticipa REBECCA LA PRIMA MOGLIE, quest’ultimo sarà il primo film della lunghissima parentesi americana. Quindi LA TAVERNA DELLA GIAMAICA è anche l’ultimo film del periodo inglese.
La trama. Sulle coste della Cornovaglia, un gruppo di sanguinari pirati, durante le notti di tempesta attira con falsi segnali luminosi le navi a riva, per poi derubarle di tutti i beni trasportati avendo cura di tagliare la gola a tutto l’equipaggio. Nessun superstite, le navi sembrano sparire nel nulla in quell’angolo di Cornovaglia.
Questa banda di assassini ha la base operativa in un luogo, la Taverna della Giamaica appunto, una locanda sudicia e malfamata, tanto che le diligenze che trasportano passeggeri si rifiutano di avvicinarsi, e si tengono bene alla larga da un luogo così spaventoso.
Un giorno alla locanda fa il suo ingresso Mary (Maureen O’Hara), una giovane donna rimasta da poco orfana. La zia Patience (Marie Ney) infatti, è proprio colei che gestisce il locale, insieme al marito Joss (Leslie Banks), un omaccione rude piuttosto ostile sin da subito alla ragazza.
Non appene viene a conoscenza che la locanda è in realtà il covo degli spietati criminali, Mary fugge, trovando rifugio nella casa del giudice Humphrey Pengallan (Charles Laughton) che si invaghisce di lei, non immaginando però la ragazza che una persona dall’apparenza così rispettabile ed insospettabile sia il potente capo dell’organizzazione criminale e che pretenda una cospicua tangente sulle ruberie.
Grazie ai suoi frequentissimi contatti con capitani e uomini d’affari, infatti, il giudice è sempre al corrente di tutti i transiti al largo delle coste della città, e quindi è proprio lui a fornire le notizie a Joss e alla sua banda di tagliagole..
La donna intanto fa la conoscenza di Jim Trehearne (Robert Newton), un finto bandito infiltratosi nel gruppo con il compito di stanar la banda…
Questa in sintesi la trama di questo che forse non è il film migliore del maestro del brivido, ma comunque una godibile produzione dell’ultimissimpo periodo inglese del regista. Il film naturalmente è in bianco e nero. La versione con il doppiaggio italiano “soffre” dello stesso difetto di quasi tutti i film dell’epoca: lo stesso è pessimo e appiattisce quasi del tutto il parlato e gli effetti sonori. Non dimentichiamo però che è un film del 1939.
Un film cupo, dove il sangue scorre a fiumi, così come gli intrugli di infima qualità serviti alla locanda, una poco invitante topaia infestata da maleodoranti uomini privi di ogni scrupolo.
Da un raccontro di Daphne Du Maurier, la durata è di circa 100 minuti.

GABRIELE FORTINO

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