L’Uomo che Sapeva Troppo
Regia: Alfred Hitchcock
Scenografia: Charles Bennett, D.B. Wyndham-Lewis e John Michael Hayes
Musiche originali: Ray Evans, Bernard Herrmann e Jay Livingston
Fotografia: Robert Burks
Cast: James Stewart, Doris Day, Brenda De Banzie, Bernard Miles, Ralph Truman
Durata: 120 min. (U.S.A., 1956)
“L’uomo Che Sapeva Troppo” (Man who knew too much), film diretto da Alfred Hitchcock nel 1956, è il remake di una pellicola dello stesso regista risalente al 1934.
Paganini non ripete, Hitchcock sì, disse qualcuno.
La trama.
Ben McKenna (James Stewart, appunto) è in vacanza in Marocco con la moglie Jo (Doris Day) e il figlioletto di pochi anni Hank (Christopher Olsen).
Che le cose non andranno bene, si capisce fin dal loro arrivo. Durante uno spostamento, la famigliola scampa ad un “piccolo” incidente che poteva avere conseguenze spiacevoli (il piccolo Hank fa innavertitamente cadere il velo ad una donna marocchina nell’autobus, creando scompiglio e le vivaci proteste del marito della donna), mentre Jo è sempre più convinta che tutto ciò che li circonda sia loro ostile, soprattutto è convinta che qualcuno li spii fin dal loro arrivo.
Il marito, di professione dottore, sarà costretto a tranquillizzarla più volte per salvare la loro breve vacanza.
Ben presto, i tre fanno amicizia dapprima con Louis Bernard (Daniel Gélin), un francese piuttosto misterioso ed ambiguo, poi con i coniugi Drayton, decisamente più alla mano e di compagnia.
In particolare la signora Drayton riconosce Jo, celebre cantante d’opera che ha interrotto a malincuore la carriera per seguire il marito in giro per l’Europa.
Ma nella Marrakech ostile e fredda in cui è ambientata questa pellicola i guai sono sempre in agguato. Louis Bernard viene accoltellato a morte, nel mercato della città, ma prima di spirare rivela a Ben un segreto…
La famiglia McKenna viene condotta in un posto di polizia per le formalità del caso, ma gli imprevisti della giornata non sono ancora terminati. I tranquilli ed affabili coniugi Drayton rapiscono il piccolo Hank e lo propongono come merce di scambio: la vita del piccolo in cambio del silenzio.
Cosa ha rivelato di tanto importante a Ben il morente Louis Bernard? Cosa c’è dietro tutto questo mistero?
Dopo molte peripezie, i McKenna tornano a Londra. Qui Ben scopre che Bernard era un agente segreto con il compito di sventare un futuro attentato ad un importante ministro straniero.
Seguiranno una moltitudine di situazioni, indagini e corse contro il tempo per salvare sia la vita del piccolo Hank che quella del diplomatico.
Il film si apre con un colpo di piatti. In effetti tutto il film è basato sull’idea, ripresa anche all’inizio con una scritta, che “un colpo di piatti e la vita di una famiglia americana può cambiare”.
Durante la visione, assisteremo a diverse scene memorabili. Innanzitutto gli esterni girati in Marocco, nazione volutamente fredda ed ostile. Indimenticabili anche le battute finali ed il concerto alla Albert Hall. Da Storia del Cinema!
Gustosissima anche la scena ambientata nel ristorante marocchino, con un James Stewart decisamente impacciato che mangia il pollo con tre dita della mano, come da usanza del luogo.
Colonna sonora è la canzone “Que sera sera”, interpretata da Jo e che avrà un ruolo fondamentale nella storia. Tra l’altro, questa canzone è stata resa famosa ed è diventata internazionale proprio grazie a questa pellicola.
Girato nel 1956, il film dura circa 120 minuti.
Ottima interpretazione del grande James Stewart, il mio attore preferito. Un po’ sottotono Doris Day, ma pur sempre brava.
CAMEO: come è noto Hitchcock amava “firmare” i suoi film apparendo in una breve sequenza. Ne “L’Uomo Che Sapeva Troppo” lo vediamo nel mercato di Marrakech che assiste ad un numero di acrobati.
GABRIELE FORTINO
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