Io Confesso
Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura: P. Anthelme e W.Archibald
Musiche: Dimitri Tiomkin
Fotografia: Robert Burks
Cast: Montgomery Clift, Anne Baxter, Karl Malden, Brian Aherne, O.E. Hasse, Roger Dann, Dolly Haas
Durata: 95 min. (USA, 1953)
“Io Confesso” (“I Confess“) è un film diretto da Alfred Hitchcock nel 1953, in bianco e nero.
Otto Keller (O.E. Hasse) è un sagrestano di origine tedesca, che svolge il suo lavoro in una chiesa americana insieme alla moglie Alma (Dolly Haas). L’uomo è ossessionato dalla propria vita di stenti e privazioni, prova soprattutto rimorso per non aver potuto permettere alla moglie una vita migliore della sua.
Una notte, indossata una tonaca, il sagrestano si reca in casa di uno stimato avvocato per derubarlo. Qualcosa non va per il verso giusto perciò, vistosi scoperto, lo uccide.
L’uomo è notato da alcuni passanti, che diranno poi alla polizia di aver visto un prete uscire furtivamente dall’abitazione della vittima.
Otto, commesso il terribile delitto, rientra in chiesa, dove trova padre Michael Logan (Montgomery Clift) intento a pregare e al quale chiede di essere immediatamente confessato.
Nel confessionale dichiara di aver commesso il terribile delitto.
Le ricerche della polizia portano in breve a padre Logan, poiché la tonaca era sua. Inoltre si viene a sapere che la vittima ricattava Ruth Grandfort (Anne Baxter), un’ex-fiamma di padre Logan, amata prima di prendere i voti. La scoperta aumenta ulteriormente i sospetti e le prove contro l’innocente sacerdote sembrano proprio schiaccianti.
Naturalmente Padre Logan non può parlare per assicurare alla legge il vero responsabile dell’assassinio, perché è vincolato dal segreto confessionale. Da parte sua Otto approfitta della situazione a proprio favore, non facendo nulla per discolpare Logan, al contrario cerca di aggravarne la posizione, facendo convergere tutti i sospetti su di lui e depistando le indagini.
Emerge così il passato di Padre Logan, che abbracciò i voti dopo la Guerra, in seguito ad una delusione d’amore. Ruth invece lo ama ancora e non fa nulla per nasconderlo, cercando di incontrare in tutti i modi il sacerdote.
La crisi dovuta all’impossibilità di denunciare il vero colpevole si sovrappone a quella umana, dovuta alla scelta di una vita sacerdotale fatta senza troppa convinzione, che fondamentalmente è il tema portante del film.
Padre Logan, pur non essendo convinto del tutto della sua professione di fede, è un uomo tutto d’un pezzo, che non esita a farsi accusare di un omicidio non commesso per rispettare il canone del segreto confessionale…
Intanto inizia il processo.
Il film, che è del 1953 e dura circa 95 minuti, vede come attori principali Anne Baxter e Montgomery Clift. Di quest’ultimo, il grande Truffault disse che aveva “un solo atteggiamento e anche un solo sguardo dall’inizio alla fine del film“, opinione che ci sentiamo di condividere.
Il film fu un insuccesso, forse perché privo di quella suspance cui il Maestro aveva abituato lo spettatore. A quanto pare Hitchcock imparò bene la lezione, se pensiamo che i suoi due film successivi furono “La Finestra sul Cortile” e “Il Delitto Perfetto“, due veri capolavori universalmente conosciuti.
CAMEO: come è noto Hitchcock amava “firmare” i suoi film apparendo in una breve sequenza. In “Io Confesso” appare nelle sequenze iniziali, in cima ad una scalinata.
GABRIELE FORTINO
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