Gli Uccelli
Regia: Alfred Hitchcock
Scritto da: Daphne Du Maurier e Evan Hunter
Fotografia di: Robert Burks
Scenografie di: Robert F. Boyle
Effetti speciali: Larry Hampton
Cast: Tippi Hedren, Rod Taylor, Jessica Tandy, Suzanne Pleshette, Veronica Cartwright
“Gli Uccelli” (titolo originale: “The Birds”) è un film è tratto da un racconto di Daphne du Maurier, dal quale Hitchcock aveva attinto anche per la realizzazione del film “Rebecca” e “La Taverna della Giamaica“.
La colonna sonora è di Bernard Herrmann (lo stesso della celeberrima musica della doccia di “Psycho”, oltre alle colonne sonora de “La Congiura degli Innocenti”, “Il Ladro”, “La Donna che Visse due Volte”, “Intrigo Internazionale” e “Marnie”).
La trama. Melanie Daniels (una bellissima e glaciale Tippi Hedren) si trova per caso in un negozio di animali di San Francisco. Finge di essere una venditrice per attaccare bottone e si innamora di un uomo che sta al gioco, Mitch (Rod Taylor). La donna gli dona una coppia di uccellini dal profetico nome “Love Birds”, gli uccellini dell’amore.
L’uomo, un avvocato, vive a Bodega Bay, un bellissimo paesino sulla costa a nord di San Francisco, quasi isolato dal resto del mondo, ed invita Melanie a casa sua per festeggiare il compleanno della sorellina Cathy (Veronica Cartwright).
All’arrivo di Melanie cominciano ad accadere strane cose. Prima un gabbiano attacca la donna, poi i volatili della piccola cittadina cominciano ad impazzire, attaccando indistintamente tutti gli abitanti. Alcune scene sono molto crude, i volatili ad esempio mangiano gli occhi delle povere vittime.
Nel film (ed è questo che più ha spiazzato e sorpreso la critica) non viene data alcuna definitiva spiegazione dello stranissimo comportamento dei pennuti, e soprattutto non viene fatta alcuna congettura sul motivo che ha scatenato la rivolta. Che sia la presenza di Melanie a “turbare” in qualche modo l’amena tranquillità della località? E se sì, per quale motivo? O dei suoi pappagallini, all’apparenza così innocui (ed in effetti è quantomeno da notare il contrasto tra la ferocia degli uccelli ed i due mansueti “uccellini dell’amore”)?
Il film fu un vero kolossal e furono impiegati migliaia di uccelli per girare le scene, causando non poche ferite agli attori e a tutto l’entourage.
Si disse che la stessa Tippi Hedren fu ricoverata per esaurimento nervoso e venne in parte sostituita da una controfigura (ad esempio nell’ultimissima scena dove scende le scale sorretta da Rod Taylor).
La scena finale è da manuale. All’alba, in un silenzio irreale, il manipolo di sopravvissuti scende lentamente nel garage. Centinaia di uccelli sono appollaiati ovunque, e li osservano. Il silenzio è tombale.
Così termina il film, con la fuga da Bodega Bay, e con un senso di amaro in bocca, dovuto alla mancanza di qualsiasi spiegazione razionale: spetta allo spettatore provare ad interpretarne i motivi. La suspance è comunque davvero avvolgente ed elevata, per tutta la durata della pellicola.
Dopo la paura di fare la doccia da soli in casa causata da Psycho, ecco la fobia degli uccelli. Con i suoi film Hitchcock ha spaventato generazioni di telespettatori.
Girato nell’ormai lontano 1963, il film, da molti considerato uno dei più inquietanti ed oscuri del regista inglese, dura quasi due ore, ed è a colori. L’anno dopo Hitchcock dirigerà nuovamente la Hedren, nel film “Marnie”.
Per finire, qualche curiosità. Tippi Hedren, tuttora affascinante donna (ci è capitato di rivederla qualche tempo fa intervistata da Paolo Limiti) è la madre dell’attrice Melanie Griffith.
Le cronache, oltre a riportare l’esaurimento nervoso della Hedren, parlano anche di violenti litigi tra la stessa attrice ed il regista, che le fece lanciare contro centinaia di uccelli vivi in picchiata (anziché più innocui volatili meccanici), oltre agli animali che aveva legati al vestito da invisibili elastici.
Nel film fa una brevissima apparizione, nei panni di una scolaretta, Darlene Conley, attrice nota per interpretare tuttora la parte di Sally Spectra nella soap-opera “Beautiful”.
Del film fu girato anche un improbabile remake per la tv, nel 1994, “The Birds 2: Land’s End, con la stessa Hedren.
CAMEO: come è noto, Hitchcock amava “firmare” i suoi film apparendo in una breve sequenza. Ne “Gli Uccelli” esce, nelle primissime scene del film, dal negozio di animali con al guinzaglio i suoi due cani.
GABRIELE FORTINO
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