Aventure Frenzy
Regia: Alfred Hitchcock
Scritto da: Arthur La Bern, Anthony Shaffer
Cast: Jon Finch, Alec McCowen, Barry Foster
Produzione: U.S.A 1972
“Frenzy” è il penultimo film di Alfred Hitchcock, del 1972.
Il film si apre con una panoramica sul Tamigi, la telecamera percorre dall’alto il fiume, attraversa un ponte aperto, per poi soffermarsi sulla riva, dove un politico sta parlando della futura opera di ripulitura del fiume.
In effetti l’acqua ha proprio bisogno di essere ripulita, perchè oltre alla melma verdastra affiora il cadavere di una giovane donna, strangolata con una cravatta.
Un altro omicidio dello strangolatore, un novello Jack lo Squartatore che uccide giovani donne soffocandole appunto con una cravatta.
Londra è terrorizzata, Scotland Yard come al solito non sa che pesci prendere…
Nel frattempo, facciamo conoscenza con i protagonisti della storia.
Il primo che incontriamo è Richard Blaney (Jon Finch) un barista ex-aviatore che, dopo aver gloriosamente servito la RAF, sbarca il lunario in un bar di infima categoria, finché non viene sorpreso a bere sul posto di lavoro e licenziato. Ci sono poi la sua donna, Barbara (Anna Massey), che lavora nello stesso bar ed è insediata dal proprietario dello stesso, Forsythe (Bernard Cribbins), l’ex moglie di Richard, Brenda (Barbara Leigh-Hunt), che gestisce un’agenzia matrimoniale, ed infine Robert Rusk (Barry Foster), un fruttivendolo amico di Richard…
Ben presto scopriamo che il misterioso strangolatore è proprio Rusk, che ammazza Brenda, perchè da questa respinto.
I sospetti naturalmente cadono su Richard, che il giorno prima aveva avuto un violento alterco con l’ex-moglie ed era stato visto allontanarsi dall’agenzia poco prima che il cadavere venisse scoperto. Inoltre, tutto sembra rivolgersi contro di lui, le prove sono davvero schiaccianti.
Non poco conto sembra inoltre avere il suo violento passato, causa della separazione…
Con l’aiuto dell’amata Barbara e di un amico, Richard si nasconde, finché Rusk riesce a convincere la ragazza, che ha appena abbandonato il lavoro, a fermarsi a casa sua per la notte.
Rusk uccide così anche Barbara e ne nasconde il corpo in un sacco di patate.
Il delitto sembra perfetto e Richard si trova ulteriormente nei guai, poiché sospettato di due omicidi che non ha commesso, quando l’omicida si accorge di aver commesso un grave errore…
Come già detto, “Frenzy” (titolo con cui la pellicola è stata distribuita anche in Italia) è il penultimo film della lunghissima carriera di Alfred Hitchcock.
Un film carico di suspance, come nella migliore tradizione. Gli “elementi” hitchcockiani non mancano, pensiamo all’innocente ingiustamente accusato che fugge ed è costretto a discolparsi, l’errore dell’assassino, il particolare rivelatore, la sorpresa finale. Il tutto in una Londra cupa e “dirty”, piena di pericoli nascosti.
Un film che in fondo aggiunge poco di nuovo a quanto visto.
Presente naturalmente anche quel grazioso umorismo inglese con cui Hitchcock ci ha deliziato più di una volta: in particolare i dialoghi del capo dell’indagine con la moglie, che lo tiene a digiuno involontariamente cucinando piatti francesi poco attraenti e per di più poco calorici.
Abbiamo apprezzato ancora una volta la scenografia, dalla già descritta scena iniziale, al momento dell’assassinio di Barbara, che non vediamo, ma immaginiamo sentendo pronunciare da Rusk, poco prima che la porta si chiuda sull’infelice destino della ragazza, la stessa battuta che l’assassino fece a Brenda: “Penso che tu potresti essere la mia donna ideale“…
La cinepresa non entra nel luogo del delitto e non ci fa vedere la violenza (è la polizia a dirci che l’assassino violenta le donne prima di ucciderle), del resto siamo oltre la metà del film e lo spettatore si è già affezionato alla donna, buona e di cuore. La telecamera si ferma sulla porta, e scende le scale a ritroso, ripercorrendo gli ultimi movimenti della ragazza, il suo ultimo percorso, giungendo fino al centro della strada. Un movimento di camera stilisticamente perfetto.
Fino in fondo lo spettatore spererà che il sacco trasportato da Rusk poco dopo sia solo un sacco di frutta o verdura e non il corpo della giovane e graziosa Barbara, donna buona che ha commesso l’unico errore di fidarsi dell’uomo sbagliato.
Il film, in technicolor, dura circa 120 minuti.
Per la particolare crudezza di alcune scene, fu sottoposto ad alcune restrizioni. Anche in Italia fu vietato ai minori di 14 anni.
E’ stato detto che in questo film violenza e sesso appaiono in modo più esplicito, rispetto agli altri film, opinione che ci sentiamo di condividere. E’ la prima volta che in un film di Hitchcock ci è capitato di sentire esclamare un paio di parolacce. Segno evidente dei tempi che cambiavano.
CAMEO: come è noto Hitchcock amava “firmare” i suoi film apparendo in una breve sequenza. In “Frenzy” è tra le persone che assistono al comizio iniziale del politico, poco prima della scoperta del cadavere della donna nel Tamigi.
GABRIELE FORTINO
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