Delitto Per Delitto
Regia: Alfred Hitchcock
Sceneggiatura: Raymond Chandler, Whitfield Cook, Patricia Highsmith, Czenzi Ormonde
Musica: Dimitri Tiomkin
Fotografia: Robert Burks
Montaggio: William H. Ziegler
Cast: Farley Granger, Ruth Roman, Robert Walke, Leo G. Carroll, Patricia Hitchcock
Durata: 100 min. (USA, 1951)
Due binari che corrono paralleli e, come tutte le linee parallele, non si incontreranno mai… o no? In fondo la vita è fatta di scambi, ovvero di binari che si intersecano tra loro, sovrapponendosi, per poi dividersi nuovamente… un po’ come i destini delle persone.
“Delitto Per Delitto” è un film conosciuto anche con il titolo “L’Altro Uomo”, mentre il titolo originale è “Strangers on a Train” (che potrebbe essere tradotto come “Sconosciuti Sul Treno”).
La trama è molto interessante e riprende il tema del “doppio”, già altre volte utilizzato dal regista.
Durante un viaggio in treno, Guy (Farley Granger), un tennista dilettante ma alquanto famoso, conosce un tizio, Bruno (Robert Walke), che gli fa notare che entrambi vivrebbero meglio se le due persone che li tiranneggiano, vale a dire la moglie del primo ed il padre del secondo, morissero.
Se ciò accadesse, Guy potrebbe sposare la sua amante, Anne Morton (Ruth Roman), visto che la moglie conduce una vita dissoluta e soprattutto non ha nessuna intenzione di concedergli il divorzio, e Bruno, nullafacente, erediterebbe un’enorme fortuna dal padre, un uomo ricchissimo che vorrebbe rinchiuderlo in manicomio perché preferisce vivere esclusivamente di rendita piuttosto che lavorare.
Un piano perfetto, anche perché se Bruno uccidesse la moglie di Guy e questi il padre di Bruno, i due omicidi non verrebbero scoperti, poiché manca qualsiasi movente, in quanto carnefice e vittima non sono in alcun modo collegati tra loro.
A Guy l’idea accarezza la mente, specie dopo che ha scoperto che la moglie, donna dispotica e dedita alla bella vita, attende un figlio da un altro uomo. Però è un uomo onesto e non accetta.
Nonostante questo, Bruno una notte segue la moglie di Guy, Miriam (Kasey Rogers), che va a spassarsela al luna-park con altri uomini. Approfittando del buio la strangola sull'”Isola dell’amore”.
Quindi, ritenendo di aver adempiuto al suo “contratto”, pretende che Guy si sdebiti facendo altrettanto, ovvero uccidendo suo padre.
Le insistenze di Bruno si fanno sempre più strette, arriva persino ad entrare in contatto con la famiglia di Anne, il cui padre è un personaggio importantissimo ed influente della scena politica. Lo stesso Guy, terminata la carriera, vorrebbe entrare in politica.
Guy non intende ammazzare il padre di Bruno, ma la polizia comincia a sospettare di lui e gli mette dei mastini alle calcagna.
Non solo. Bruno può ricattare Guy, perché durante il primo incontro sul treno gli ha sottratto un accendino con impresse le iniziali sue e di Anne… se questo accendino fosse trovato sul luogo del delitto, incastrerebbe l’uomo.
Nasce così una girandola di situazioni contro il tempo, anche perché Bruno, resosi conto che Guy non intende far fuori il padre, si reca nuovamente al luna park per lasciarvi l’accendino. Nel frattempo Guy è impossibilitato a muoversi perché ha la polizia alle costole e un importante match di tennis da giocare.
Ma deve muoversi, poiché Bruno aspetterà il tramonto per porre in atto, non visto, il suo piano.
Un film bellissimo, uno dei classici di Hitchcock.
Bruno, anche se non viene detto chiaramente, è un omosessuale, e prova attrazione fisica per Guy, uomo di successo che si guadagna il pane.
Nel film compare anche Patricia, la figlia di Hitchcock, in un ruolo secondario (Barbara, sorella di Anne). Patricia non brillava certo per bellezza… anzi, diciamola tutta, era molto bruttina.
La scena della giostra impazzita fu girata senza alcuna protezione. Il regista stesso ebbe a dire che era rimasto terrorizzato per tutto il tempo e che mai più avrebbe permesso una cosa simile.
Da notare anche che Robert Walke, che interpreta Bruno, morì improvvisamente pochissimo tempo dopo l’uscita del film.
Farley Granger invece aveva già lavorato con Hitchcock in “Nodo alla Gola” del 1948: anche quella volta in un ruolo da omosessuale.
Il film, uscito in bianco e nero nel 1951, dura circa 100 minuti e fu sottoposto alle solite restrizioni in alcuni paesi per alcune scene giudicate “forti”. Scene che oggi farebbero ridere, perché si trovano in qualsiasi film comico, ma è passato in fondo più di mezzo secolo…
CAMEO: come è noto Hitchcock amava “firmare” i suoi film apparendo in una breve sequenza. In “Delitto per Delitto” sale sul treno nel momento in cui Granger scende, portando goffamente la custodia di un contrabbasso.
GABRIELE FORTINO
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